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L’ONU SCEGLIE I NUOVI OBIETTIVI DEL MILLENNIO

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L’ONU SCEGLIE I NUOVI OBIETTIVI DEL MILLENNIO

Fonte www.superabile.it – Trasformare il mondo entro il 2030, migliorando la vita anche alle persone con disabilità. Sono ambiziosi gli intenti elaborati a livello internazionale dalle Nazioni Unite, che hanno messo a punto i nuovi Obiettivi di sviluppo sostenibile, che prenderanno il posto degli Obiettivi del Millennio, giunti ormai a scadenza (lanciati nel 2000 con scadenza 2015).

Ora sono stati elaborati 17 nuovi obiettivi dello sviluppo sostenibile: anche su questi si lavorerà per i prossimi 15 anni, fino al 2030. L’accordo fra gli Stati c’è già e sarà ratificato dai capi di Stato e di governo nel summit che si terrà a New York dal 25 al 27 settembre. Un vertice straordinario appositamente convocato, e prima del quale ci sarà anche l’annunciata visita di papa Francesco al Palazzo dell’Onu.

La nuova sfida globale è ampissima e su più fronti: si va dalla sconfitta totale della povertà fino a progressi nei campi dell’educazione, dell’accesso all’acqua e ai servizi igienici, della tutela dell’ambiente. I 17 obiettivi verranno monitorati attraverso 169 “indicatori” per verificare i progressi e i ritardi dei singoli Stati, che manterranno gli impegni solo su base volontaria. Per realizzare davvero gli ambiziosi target ci vorranno, secondo le stime degli esperti, una spesa tra i 3.300 e i 4.500 miliardi di dollari all’anno tra spese statali, investimenti e assistenza, una somma paragonabile al budget degli interi Stati Uniti.

Quali riferimenti ci sono alla disabilità fra i 17 obiettivi che segneranno i prossimi 15 anni? Alla disabilità viene fatto riferimento in particolare nelle parti relative alla formazione, alla crescita e occupazione, alla disuguaglianza, all’accessibilità degli insediamenti umani, nonché alla raccolta di dati e il monitoraggio del SDGs.

L’Obiettivo 4 riguarda l’istruzione inclusiva ed equa, con la promozione di opportunità di apprendimento per tutti lungo tutto il corso della vita: obiettivo è quello di eliminare le disparità di genere nell’istruzione e garantire la parità di accesso a tutti i livelli di istruzione e formazione professionale per i più vulnerabili, comprese le persone con disabilità.

L’Obiettivo 8 punta a promuovere la crescita economica sostenuta, inclusiva e sostenibile, l’occupazione piena e produttiva e il lavoro dignitoso per tutti.

Di fatto la comunità internazionale si propone di raggiungere un’occupazione piena e produttiva e il lavoro dignitoso per tutte le donne e gli uomini, anche per le persone con disabilità, con parità di retribuzione per lavoro di pari valore.

Strettamente legato a questo è l’obiettivo 10, che si sforza di ridurre le disuguaglianze all’interno e tra i paesi, promuovendo l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, comprese le persone con disabilità.

L’Obiettivo 11 punta a rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri e sostenibili. Per realizzare questo obiettivo, gli Stati membri sono invitati a fornire accesso a sistemi di trasporto sicuri, accessibili, e sostenibili per tutti, a migliorare la sicurezza stradale, ad ampliare l’uso di mezzi pubblici, con particolare attenzione alle esigenze delle persone in situazioni vulnerabili, come le persone con disabilità. Inoltre, si prevede di fornire l’accesso a spazi di verde pubblico, anche a persone con disabilità.

L’Obiettivo 17 sottolinea che, al fine di rafforzare gli strumenti di attuazione e di rivitalizzare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile, è cruciale la raccolta di dati e il monitoraggio. Gli Stati membri sono così invitati a migliorare tale aspetto, con la precisione di garantire dati tempestivi, affidabili e di qualità, anche in modalità disaggregata rispetto alle disabilità.

4 settembre 2015

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