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IL SOSTEGNO NEL 2016: CONTINUERÀ LA BALLATA DELLE SUPPLENZE?

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IL SOSTEGNO NEL 2016: CONTINUERÀ LA BALLATA DELLE SUPPLENZE?

Fonte www.disabili.com – Nelle settimane scorse si è fatto riferimento ad una recente indagine dell’Istat sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità riferita all’anno scolastico 2014/2015, secondo la quale il 41,9% degli alunni di Scuola Primaria e il 36,5% di quelli di Scuola Secondaria di Primo Grado hanno cambiato insegnante di sostegno rispetto all’anno scolastico precedente.

In essa è emerso che è aumentata la presenza di alunni con disabilità nella scuola italiana, ma la continuità didattica resta ancora un obiettivo lontano e sono ancora molte le famiglie che devono ricorrere ai Tribunali per ottenere per i propri figli tutte le ore di sostegno cui hanno diritto. Nello specifico, rispetto all’anno scolastico 2001-2002, gli allievi con disabilità iscritti alla Scuola Primaria sono passati dal 2,1% al 3,1% del totale degli alunni, mentre alle Scuole Secondarie di Primo Grado sono passati dal 2,6% al 3,8%. Meno consistente è stato l’incremento del numero degli insegnanti di sostegno, aumentati di 5 mila unità rispetto all’anno scolastico precedente. Inoltre, in molti casi rimane ancora molto elevato il numero di supplenti che cambiano nel corso dell’anno.

Secondo l’Istat, questo fenomeno riguarda, nel corso dell’anno scolastico, il 14,7% dei docenti di sostegno di Scuola Primaria ed il 16,5% di quelli di Scuola secondaria di Primo Grado; gli incarichi annuali, invece, riguardano il 41,9% dei docenti di Scuola Primaria ed il 36,5% degli insegnanti di Scuola Secondaria di Primo Grado. Significa che ancora oggi quasi un docente di sostegno ogni due è precario, con buona pace dell’importanza della continuità didattica.

Ogni anno, a volte anche più spesso, si annullano le relazioni faticosamente e delicatamente costruite in un groviglio di turn over che toglie senso ad ogni progetto concreto di inclusione scolastica. Una grave debolezza su cui intervenire, perché la precarietà toglie motivazioni e continuità all’azione didattica, così commenta C. Giacobini della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap* (Fish).

Il Miur evidenzia la recente tendenza verso una stabilizzazione ed i numeri delle assunzioni degli ultimi anni lo confermano; eppure, ancora oggi, più del 37% dei docenti di sostegno continua ad essere personale precario

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