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RIFORMA DELLE POLITICHE SOCIALI E L. 328 DEL 2000

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RIFORMA DELLE POLITICHE SOCIALI E L. 328 DEL 2000

La Regione Calabria parte dalla legge 328 del 2000 per riformare le politiche sociali : questo è quanto emerso nella conferenza del Forum Terzo Settore  svoltasi lo scorso 27 maggio presso la Cittadella ,sede della Regione Calabria.

Alla conferenza erano presenti l’assessore regionale alle politiche sociali , Federica Roccisano, Gianni Pensabene, portavoce regionale del Forum Terzo Settore, don Giacomo Panizza della Comunità Progetto Sud, Luciano Squillaci, vicepresidente CSVnet , Carlo Borgomeo, presidente di Fondazione con il Sud.

La legge prevede la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali per  una migliore qualità di vita delle persone e delle persone con disabilità attraverso l’analisi  scientifica del bisogno e il lavoro sinergico tra enti e terzo settore per dare risposte  che hanno  come obiettivo primario la Persona e non il costo economico.  Anche Anffas era presente  alla conferenza con la coordinatrice Anffas Calabria,  Marinella Alesina, che ha espresso vivo compiacimento all’assessore Roccisano per aver finalmente posto l’attenzione su un tema quello della 328/00 che vede Anffas tutta impegnata da anni . In particolare è propria dalla Calabria che è partita la prima sentenza del tribunale amministrativo Tar Calabria che ha condannato il comune di Cassano per aver negato ad una persona con disabilità il progetto individuale art.14 della 328/00. Anche il comune di Corigliano Calabro, a cui dal 2010 sono state presentate più di 20 istanze da parte di familiari di persone con disabilità intellettiva, non è riuscito a produrre il progetto individuale ai sensi della suddetta legge.

La Calabria ha accumulato un ritardo d 16 anni rispetto alla legge ed è necessario ripensare le politiche sociali alla luce dei nuovi scenari rivedendo la spesa pro capite che è di circa €27,00, pensare ai diritti secondo quanto chiarisce la Convenzione  Onu sulla disabilità (legge 18/2009), organizzare il Dopo di Noi  alla luce della recente legge italiana: questo a più voci è stato ribadito dai vari relatori.

                                                                                            Area Comunicazioni Anffas

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