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Dopo di Noi. Come si può garantire continuità ai progetti senza un fondo strutturale?

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Dopo di Noi. Come si può garantire continuità ai progetti senza un fondo strutturale?

Fonte www.disabili.com – La Conferenza Unificata delle Regioni ha dato l’ok al riparto del fondo per sostenere progetti a supporto di persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, ma pongono una raccomandazione

E’ arrivato il via libera anche delle Regioni al riparto dei fondi, relativi al 2018, previsto dalla legge “Dopo di noi” per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Come avevamo avuto modo di raccontarvi, infatti, mancava solo questo ok affinchè si potesse procedere al riparto dei 51,1 milioni che dovranno servire a sostenere interventi per garantire un futuro alle persone con grave disabilità che non abbiano più parenti o familiari in grado di provvedere a loro  

IL FONDO – L’articolo 3 della legge 22 giugno 2016, n.112 (legge Dopo di noi, ndr) ha infatti istituito un Fondo ad hoc, e prevede (al comma 3) che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali,  il Ministero per la famiglia e per le disabilità, insieme con il Ministero della Salute, provvedano annualmente alla ripartizione del fondo, previa intesa in sede di conferenza Unificata.

LA RACCOMANDAZIONE – Le Regioni, nella Conferenza Unificata del 6 settembre scorso, hanno dunque espresso l’intesa sul riparto dei fondi per il 2018 ma, pur dando l’ok, hanno però consegnato al Governo un breve documento con cui ha chiesto al Governo di tornare alla dotazione iniziale prevista nel 2016  (pari a 56,1 milioni) e di rendere strutturale tale fondo. Inizialmente, infatti, la dotazione doveva essere di 56,1 milioni, ridotti però dopo a 51,1. Così si legge sul documento di intesa:

La conferenza delle Regioni e della Province autonome esprime l’intesa con la seguente raccomandazione: “Si evidenzia la necessità di ripristinare a decorrere dall’anno 2019 la dotazione del Fondo di cui all’art.9 della legge 112/16 pari a 56,1 milioni di euro e di rendere strutturale tale Fondo, al fine di assicurare la continuità dei progetti e dei servizi attivati”.

UN FONDO NECESSARIO – Sulla necessità di rendere strutturale questo fondo, così indispensabile alle persone con disabilità, è intervenuto anche Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il quale ha anche ribadito che è importante riportarne la dotazione alla originaria cifra di 56,1 milioni.

Così Bonaccini: “Si tratta di un fondo che sostiene soggetti tra i più deboli della popolazione – spiega Bonaccini – e li aiuta nei percorsi sociali e assistenziali. Va comunque detto che questo fondo è stato decurtato di 5 milioni, passando da uno stanziamento previsto nel 2016 pari a 56,1 milioni di euro a quello del 2018 ridotto a 51,1 milioni. Per questo motivo – conclude Bonaccini – la Conferenza delle Regioni, pur dando l’intesa, raccomanda al Governo che si recuperino le risorse mancanti e che queste divengano strutturali superando la scadenza annuale, fonte di incertezza”.

La quota attribuita a ciascuna Regione del Fondo viene calcolata in base al numero della popolazione regionale nella fascia di età 18-64 anni, secondo i dati ISTAT sulla popolazione residente.
Qui sotto, la tabella con il riparto dei 51,1 milioni di Euro alle singole regioni:

Abruzzo 1.136.423,39 Euro – Quota di Popolazione 18-64 anni  2,2%
Basilicata 498.701,51 Euro – Quota di Popolazione  18-64 anni 1,0%
Calabria 1.721.281,67 Euro- Quota di Popolazione  18-64 anni  3,4%
Campania 5.183.031,86 Euro – Quota di Popolazione  18-64 anni 10,1%
Emilia Romagna 3.754.178,63 Euro – Quota di Popolazione  18-64 anni  7,3%
Friuli Venezia Giulia 1.012.153,31 Euro – Quota di Popolazione  18-64 anni 2,0%
Lazio 5.160.755,22 Euro – Quota di Popolazione 18-64 anni 10,1%
Liguria  1.267.917,42 Euro – Quota di Popolazione  18-64 anni 2,5%
Lombardia 8.568.022,02 Euro – Quota di Popolazione  18-64 anni  16,8%
Marche 1.293.114,43 Euro – Quota di Popolazione  18-64 anni  2,5%
Molise 268.270,22 Euro – Quota di Popolazione  18-64 anni  0,5%
Piemonte 3.669.113,86 Euro  – Quota di Popolazione  18-64 anni 7,2%
Puglia   3.523.484,14 Euro – Quota di Popolazione  18-64 anni  6,9%
Sardegna 1.462.163,18 Euro – Quota di Popolazione  18-64 anni   2,9%
Sicilia  4.403.451,83 Euro  – Quota di Popolazione  18-64 anni  8,6%
Toscana 3.126.995,87 Euro – Quota di Popolazione  18-64 anni   6,1%
Umbria 741.162,92 Euro – Quota di Popolazione  18-64 anni   1,5%
Valle d’Aosta 107.324,61 Euro – Quota di Popolazione  18-64 anni  0,2%
Veneto 4.202.453,91 Euro – Quota di Popolazione  18-64 anni   8,2%

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