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Osservatorio Nazionale sulla disabilità: emanato il regolamento

DiAlgieri

Osservatorio Nazionale sulla disabilità: emanato il regolamento

Dopo mesi di attesa dall’emanazione della legge di ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (L.18/09), avvenuta il 3 marzo 2009, il Ministero di Sacconi ha finalmente emanato il Regolamento che concerne il funzionamento dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, istituito con la stessa Legge 18/09.
Un passo avanti, quindi, verso l’avvio vero e proprio di un organismo che avrà un ruolo centrale nella definizione delle politiche e dei programmi che riguardano la disabilità e, ce lo auguriamo, nel monitorare e valutare l’accessibilità di tutte le altre politiche. Infatti, oltre a predisporre il Programma di azione biennale sulla disabilità, l’Osservatorio, per tramite del comitato tecnico-scientifico, dovrà essere una fucina di idee e proposte per quanto riguarda la promozione di una nuova visione della disabilità.
Vediamo nei dettagli.
L’Osservatorio, presieduto dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, sarà composto da rappresentanti di varie amministrazioni ed associazioni:

  • Dipartimento per la pubblica amministrazione e l’innovazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  • Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  • Dipartimento per le politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  • Ministero degli affari esteri;
  • Ministero dell’economia e delle finanze;
  • Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
  • Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
  • Ministero della salute;
  • Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
  • due rappresentanti indicati dalla Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano;
  • un rappresentante indicato dall’Unione province italiane (UPI);
  • un rappresentante indicato dall’Associazione nazionale comuni d’Italia (ANCI);
  • un rappresentante dell’INPS;
  • un rappresentante dell’INPDAP;
  • un rappresentante dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT);
  • un rappresentante per ciascuna delle confederazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e UGL;
  • un rappresentante della Confederazione generale dell’industria italiana;
  • quattordici rappresentanti delle associazioni nazionali maggiormente rappresentative delle persone con disabilità, da individuarsi con successivo decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali;
  • due rappresentanti di organizzazioni del terzo settore che operano nel campo della disabilità, da individuarsi con successivo decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali;
  • tre esperti di comprovata esperienza nel campo della disabilità designati dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

Questa compagine sarà ulteriormente arricchita da rappresentanti di associazioni che, che, seppure rappresentative di forme di disabilità meno diffuse a livello nazionale, possono utilmente contribuire al raggiungimento delle finalità dell’Osservatorio, in termini di accrescimento di conoscenze e di esperienze sulle condizioni delle persone con disabilità.

Allo stesso tempo viene regolamentata la composizione del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio che avrà finalità di analisi ed indirizzo:

  • il rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
  • il rappresentante del Ministero della salute
  • il rappresentante delle Regioni
  • un rappresentante delle autonomie locali (che rappresenti Provincie e Comuni)
  • due rappresentanti delle associazioni nazionali maggiormente
  • rappresentative delle persone con disabilità, i tre esperti

Non cambia, rispetto a quanto stabilito nella legge 18/09 di ratifica, la somma di cui può disporre l’Osservatorio per il suo funzionamento, ossia 500 mila euro per ciascun anno dal 2009 al 2014. Rimane solo un piccolo dubbio sulla fonte dato che nella legge 18/09 viene chiarito che si dovrà, purtroppo) attingere al Fondo Politiche Sociali mentre il regolamento non è così specifico.
Aspettiamo, fiduciosi, di vedere i prossimi sviluppi.

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