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CONGEDO STRAORDINARIO RETRIBUITO – LA DURATA

Fonte www.superabile.it* – Il congedo straordinario retribuito della durata di due anni nell’arco dell’intera vita lavorativa introdotto dall’art. 42 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n.151 è fruibile dal lavoratore dipendente (coniuge convivente e componenti dell’unione civile o, in subordine genitori anche adottivi, o figli conviventi o fratelli conviventi, o parente o affine entro il terzo grado convivente) per assistere il familiare con disabilità grave.

Il D.Lgs 119/2001 ha modificato il comma 5 bis dell’art. 42 del D.Lgs 151/2001 precisando che “il congedo fruito ai sensi del comma 5 non può superare la durata complessiva di due anni per ciascuna persona portatrice di handicap e nell’arco della vita lavorativa”. Si tratta in sostanza di un chiarimento rispetto a quanto già precedentemente previsto.

Il congedo in questione rientra nella più ampia fattispecie di congedo introdotta con la legge 53/2000 che all’art. 4 comma 2, che prevedeva il congedo biennale non retribuito per gravi e documentati motivi familiari. Pertanto, i due anni di congedo straordinario retribuito, richiedibili dal lavoratore che assiste il familiare con disabilità grave, devono intendersi come limite massimo fruibile, al quale devono essere sottratti i periodi di congedo biennale non retribuito, eventualmente già fruiti dall’avente diritto.

Già nella circolare n. 64 del 15 marzo 2001, l’inps si esprimeva chiaramente sulla questione, dove al punto 3, si legge “Trattandosi di limite massimo individuale, ad un lavoratore o lavoratrice che nel tempo avesse fruito (anche soltanto per motivi riguardanti esclusivamente la propria persona e non il figlio handicappato), ad es., di un anno e quattro mesi di permessi anche non retribuiti “per gravi e documentati motivi familiari”, il congedo straordinario di cui trattasi potrà essere riconosciuto solo nel limite di otto mesi: naturalmente la differenza fino ai due anni e cioè un anno e quattro mesi potrà invece essere riconosciuta all’altro genitore che non avesse mai richiesto permessi per motivi familiari o li avesse chiesti per non oltre otto mesi”.

Anche l’INPDAP con la circolare 31 del 12 maggio 2004, precisava che il limite dei due anni deve essere conteggiato con riferimento a tutti i beneficiari e per ogni soggetto disabile e che il periodo in questione rientra nell’ambito dei due anni di congedo riconosciuto (art. nike air max pas cher 4 legge 53/2000) a ciascun lavoratore dipendente in occasione di gravi e documentati motivi familiari. Peyton Manning Tennessee Football Jerseys Eventuali periodi goduti a tale titolo devono essere decurtati dal periodo di congedo. La circolare INPDAP n. 31 del 12 maggio 2004 così recita “Con l’occasione si rammenta che il limite di due anni deve essere conteggiato con riferimento a tutti i beneficiari e per ogni persona con disabilità e che il periodo in questione rientra nell’ambito dei due anni di congedo riconosciuto, ai sensi dell’art.4, comma 2, della legge 8 marzo 2000 n.53, a ciascun lavoratore dipendente in occasione di gravi e documentati motivi familiari. Eventuali periodi già fruiti a tale titolo devono essere decurtati dal periodo relativo al congedo ex art.42 citato”.

In definitiva non è mai possibile per lo stesso lavoratore fruire del “raddoppio” del congedo in quanto il limite dei due anni è da considerarsi sia per ogni persona disabile che individuale per ogni richiedente.

Le più recenti circolari INPS 32 del 6 Marzo 2012 e Dipartimento della Funzione Pubblica 1 del 3 Febbraio 2012, ribadiscono quanto espresso in precedenza.

PART-TIME

Nella stessa circolare, il Dipartimento della Funzione Pubblica chiarisce che, nel caso di part-time verticale, il conteggio delle giornate dovrà essere effettuato sottraendo i periodi in cui non è prevista attività lavorativa. Si tenga inoltre presente che nei rapporti di lavoro part-time la prestazione e la retribuzione del lavoratore che fruisce della agevolazione, sono entrambe proporzionate alla percentuale di part-time. Il riproporzionamento, è limitato ai periodi in cui il lavoratore presta attività lavorativa con contratto part time.

COME ERA IN PRECEDENZA

Precedentemente, l’INPDAP con la Circolare del 10 gennaio 2002, n. 2, prevedeva: “Nell’ipotesi di più figli con handicap, il beneficio spetta per ognuno di essi, con i limiti indicati per i benefici della legge 104/92, previa verifica (tramite accertamento sanitario) dell’impossibilità di assistenza degli stessi usufruendo di un solo congedo straordinario”

Importante innovazione, non prevista dal D.L. Cheap Fjallraven Kanken Big n. 90/2014 ma introdotta direttamente nel testo della Legge di conversione n. 114/2014, riguarda l’art. 25 – comma 6-bis che prevede, alla scadenza del verbale per revisione la non interruzione di tutti i benefici, delle prestazioni, e delle agevolazioni acquisite. Riportiamo il testo dell’art. 25 – comma 6-bis. “Nelle more dell’effettuazione delle eventuali visite di revisione e del relativo iter di verifica, i minorati civili e le persone con handicap in possesso di verbali in cui sia prevista rivedibilità conservano tutti i diritti acquisiti in materia di benefici, prestazioni e agevolazioni di qualsiasi natura. La convocazione a visita, nei casi di verbali per i quali sia prevista la rivedibilità, e’ di competenza dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS). Nello stesso articolo si chiarisce che la competenza per la convocazione a visita di revisione è di INPS, ma soprattutto che ora INPS è tenuta alla convocazione mentre prima era il Cittadino che doveva presentare domanda per richiedere la visita di accertamento. Dalla pubblicazione della Legge 11 agosto 2014, n. 114, si è atteso a lungo un chiarimento da parte di INPS rispetto alle innovazioni apportate, questo giunge con la circolare 127 dell’ 8/7/2016. Come noto il comma 6 bis art 25 della legge n. 114/2014, proroga gli effetti del verbale rivedibile oltre il termine di scadenza, in modo da consentire la continuazione dei benefici, delle prestazioni e delle agevolazioni lavorative nelle more della definizione dell’iter sanitario di revisione.

Dalla circolare in oggetto si apprende che la non interruzione dei benefici è valevole unicamente per i permessi di cui all’art. 33 – commi 3 e 6 della legge 104/92. Mentre è tenuto a presentare nuova domanda di autorizzazione, il lavoratore che, nel periodo compreso tra la scadenza del verbale e il completamento dell’iter di revisione, volesse fruire del:

• Prolungamento del congedo parentale ex art. 33, comma 1, D.Lgs 151 del 26/3/2001;

• Riposi orari, alternativi al prolungamento del congedo parentale, (art. 33 – comma 2 L.104/92);

• Congedo straordinario (art. 42 D.Lgs 151/2001). Ciò in quanto si tratta di prestazioni richieste al bisogno per periodi determinati di tempo. Nella scheda “Benefici per cui è necessario presentare nuova domanda” trattiamo specificamente il tema e pertanto rimandiamo l’utente alla lettura della scheda.

COME ERA IN PRECEDENZA

Precedentemente il Dipartimento della Funzione Pubblica con circolare n. 1 del 3 Febbraio 2012, precisava che il congedo non può essere concesso oltre il limite di scadenza del verbale, nel caso di disabilità grave rivedibile, e che nel caso in cui la commissione non confermi la gravità dell’handicap, il dipendente decade dal beneficio, con la conseguenza che l’amministrazione non potrà riconoscere la fruizione del congedo.

Normativa di riferimento

• Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 – “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53”.

• Circolare INPS del 15 marzo 2001, n. 64 – “Legge 23.12.2000, n. nike air max 2016 goedkoop 388, all’art.80, comma 2. Congedi per gravi e documentati motivi familiari.

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  • Indennizzabilità fino a due anni delle relative assenze ai genitori o, in caso di loro decesso, ai fratelli o sorelle conviventi di soggetti handicappati in situazione di gravità. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti”.

    • Circolare INPDAP 12 maggio 2004, n. 31 – Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica – Direzione Centrale delle Entrate, Ufficio II – “Legge 24.12.2003 n. 350, art. 3, comma 106. Congedo per l’assistenza ai disabili.”

    • Decreto Legislativo 18 luglio 2011, n. 119 – “Attuazione dell’articolo 23 della legge 4 novembre 2010, n.

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  • 183, recante delega al Governo per il riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi.”

    • Circolare Dipartimento Funzione Pubblica 3 febbraio 2012, n. Air Max 90 VT 1 – “Modifiche alla disciplina in materia di permessi e congedi per l’assistenza alle persone con disabilità – d.lgs. 18 luglio 2011, n.119”. • Circolare INPS 6 Marzo 2012, n. 32 – “Decreto legislativo n. 119 del 18 luglio 2011. “Attuazione dell’articolo 23 della legge 4 novembre 2010, n. 183, recante delega al Governo per il riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi”. Modifica alla disciplina in materia di congedi e permessi per l’assistenza a disabili in situazione di gravità.

    • Decreto Legge 24 giugno 2014, n. Fjallraven Kanken Mini 90 – “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari” convertito con modificazioni dalla Legge 11 agosto 2014, n. 114.

    • Circolare INPS 8 luglio 2016, n. 127 – “art. 25, commi 4 e 6-bis, del D.L. scarpe nike 2017 da calcio 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni nella legge n. 114 dell’ 11 agosto 2014. Semplificazioni per i soggetti con disabilità grave: proroga degli effetti del verbale rivedibile fino al completamento dell’iter di revisione ai fini dei permessi e congedi riconosciuti ai lavoratori dipendenti in caso di disabilità grave.

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    TAGLI AL SOCIALE E ALLA NON AUTOSUFFICIENZA: NESSUNA SMENTITA

    Comunicato stampa Fish* – Giorni febbrili di confronto-scontro fra le Regioni e il Ministero dell’Economia. Le Regioni, chiamate a stringenti clausole di salvaguardia, Nike Air Max 2016 Heren blauw non sempre e non ovunque sono state in grado di rispettarne la perentorietà.

    Il MEF da parte sua spinge verso un rigoroso e rigido controllo dei conti e del loro equilibrio tentando, di conseguenza, di ridurre i trasferimenti alle Regioni stesse.

    Il primo tentativo, air max 90 pas cher denunciato nei giorni scorsi dal coordinatore della commissione Affari finanziari della conferenza delle Regioni Massimo Garavaglia, è sul fronte della sanità: ridurre i trasferimenti proprio all’indomani dell’approvazione dei Lea e della legge di bilancio che ne prevedeva una già limitata copertura finanziaria.

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  • Avendo incontrato una durissima opposizione da parte delle Regioni, l’attenzione del MEF sembrerebbe ora spostarsi sul FNPS, Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (appena poco più di 300 milioni di euro) e sul FNA, Fondo per le Non Autosufficienze (500 milioni per il 2017).

    Voci insistenti ne prospettano una riduzione al fine di recuperare almeno 400 milioni.

    “Una ipotesi da rispedire con durezza al mittente – replica Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – “Abbiamo sempre ritenuto risibile la destinazione al FNPS che dovrebbe affrontare emergenze ma, Jake Arrieta Jersey soprattutto, sostenere la qualità delle politiche sociali nel nostro Paese. Si può ben immaginare come possiamo accogliere questa ipotesi che, se concretizzata, sarebbe fonte di ulteriore disparità, adidas ultra boost uncaged męskie emarginazione, diseguaglianza.”

    Ma ancora più offensiva viene considerata la voce di una riduzione del FNA: “Da anni stiamo ipotizzando l’avvio di un Piano per la non autosufficienza. Finalmente c’è un impegno politico in questo senso, risultato di una pressione molto forte dell’intero movimento delle persone con disabilità. Nike Air Max 2016 Italia I 500 milioni destinati al FNA per il 2017 rappresentano un traguardo raggiunto con impegno e con lotte di persone con disabilità, adidas zx flux damskie niebieskie loro familiari, associazioni. adidas superstar 2 uomo Non ci lasceremo scippare questa conquista che è il primo tassello per politiche più inclusive e servizi più efficaci.”

    La FISH, assieme a migliaia di persone con disabilità,

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    DAL PROGETTO “ON MY OWN AT WORK” ALLE RETE “VALUABLE”

    Fonte AIPD – Si svolgerà il prossimo 6 giugno a Roma, presso l’Università LUMSA in piazza delle Vaschette, nike air max 90 femme pas cher a partire dalle ore 9, la presentazione ufficiale della rete europea “Valuable”, obiettivo raggiunto grazie al progetto OMO, On My Own at Work.

    Il progetto internazionale – a cui sta collaborando, lo ricordiamo, anche Anffas Onlus e di cui potete trovare informazioni cliccando qui – finanziato dall’Unione Europea e promosso appunto da AIPD, air max 90 pas cher che ha come obiettivo incoraggiare l’adozione di politiche inclusive da parte delle imprese che operano nel settore dell’ospitalità, nike tn requin offrendo la possibilità di effettuare tirocini a persone con disabilità intellettiva e che vede anche Anffas Onlus, adidas alphabounce hombre come detto in precedenza, Herschel Walker UGA Jersey tra i partner di AIPD per la realizzazione.

    In particolare, Clayton Kershaw Authentic Jersey il progetto vuole favorire l’inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva attraverso la diffusione della pratica dei tirocini a questo mirati nell’industria alberghiera e della ristorazione.

    Durante la conferenza del 6 giugno sarà quindi presentata ufficialmente la rete Valuable, ossia la rete delle strutture che hanno aderito ad OMO e che hanno acquisito il marchio Valuable, Orlando Magic che, ricordiamo, è un segno di riconoscimento importante per le aziende. fjallraven kanken uk Queste, infatti, per ottenerlo, Fjällräven Kånken Big devono rispettare determinati standard e sottoporsi ad un’analisi volta ad esaminare la loro effettiva conformità ad una politica che favorisca le pari opportunità e pratiche di inclusione lavorativa di persone con disabilità intellettiva,

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    “PASSI AVANTI, MA BISOGNA FARE DI PIÙ E MEGLIO”

    Fonte comunicato stampa Forum Terzo Settore* – Il Consiglio dei Ministri ha appena approvato i decreti attuativi della legge di riforma del Terzo settore e questi saranno inviati alle Camere per i necessari pareri prima della loro adozione definitiva. Grazie alla modalità di lavoro introdotta con l’accordo di collaborazione tra Forum e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 27 aprile, sono stati fatti importanti passi avanti nella stesura dei testi.

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  • Poche settimane di lavoro efficace, Joe Panik Jersey ma insufficienti ad affrontare in modo compiuto una materia estremamente complessa. adidas sale uk

    “Ci sono stati sicuramente dei miglioramenti”, ha dichiarato la portavoce del Forum Claudia Fiaschi, “ma i decreti scontano tempi troppo stretti per un’utile discussione su tutte le previsioni della delega. Per questo abbiamo sostenuto la necessità di una proroga. Ciò che è stato votato oggi in Consiglio dei Ministri ci soddisfa solo in parte e avvertiamo la necessità, asics kayano 21 mujer sulla base dell’accordo del 27 aprile, new balance 420 homme bleu bordeaux di una ripresa immediata del confronto istituzionale per trovare soluzioni alle criticità che permangono”.

    Di queste, nei decreti approvati, air max 2017 wit almeno tre preoccupano in modo particolare.

    Le modifiche introdotte all’ultimo minuto sul dlgs “impresa sociale” mettono a rischio la sopravvivenza della cooperazione sociale, Nike Air Foamposite la più importante esperienza di economia sociale e civile su base democratica e partecipativa del nostro Paese. E’ necessario un supplemento di lavoro sulla fiscalità, a partire dall’applicazione della l.398/91,

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  • per superare, in alcuni casi, appesantimenti del carico fiscale soprattutto per l’associazionismo. Le previsioni che dovranno regolare la vita delle organizzazioni tendono a limitare oltre il necessario le libertà e le autonomie statutarie che sono alla base dell’iniziativa associativa e incrementano il carico burocratico sulle associazioni. Nei prossimi giorni l’analisi dettagliata delle nuove norme consentirà di esprimere un parere più compiuto su tutte le tematiche toccate dai decreti. Chiediamo al Parlamento di valutare l’opportunità di una proroga che potrebbe permettere una migliore scrittura della legge.

    Confermiamo la nostra disponibilità a lavorare fin da ora con il Parlamento e il Governo per il miglioramento di norme così essenziali per lo sviluppo del Terzo settore,

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    CONI, MALAGÒ RIELETTO PRESIDENTE E PGS IN GIUNTA

    Fonte comunicato stampa Forum Terzo Settore – “Rivolgiamo vive congratulazioni a Giovanni Malagò, appena riconfermato alla presidenza del CONI, cheap air jordans free shipping che continuerà quindi ad essere guidato con sapiente dedizione e lungimiranza. Under Armour Curry 3.0 Un grande in bocca al lupo e auguri sinceri per la sua elezione nella giunta del Comitato Olimpico anche a Giovanni Gallo, Alfred Morris Redskins Jerseys già presidente di PGS (Polisportive Giovanili Salesiane), Russell Wilson College Jerseys associazione aderente al Forum: siamo certi che ricoprirà il nuovo incarico con l’impegno e la passione che da sempre lo contraddistinguono nella promozione del valore sociale delle pratiche sportive”.

    Così Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore*, che annovera tra i suoi soci diversi enti di promozione sportiva, asics gel lyte 3 mujer rojas quattro dei quali (ACSI, AICS, ASI, CSEN e UISP) sono oggi rappresentati anche all’interno del Consiglio Nazionale del CONI.

    “Per noi”, nike pas cher ha proseguito Fiaschi, “la rielezione di Malagò si inserisce positivamente all’interno di un percorso che conduce a una sempre maggiore attenzione allo sport sociale e alle sue rappresentanze,

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  • per il quale auspichiamo un ruolo da protagonista all’interno del CONI. Confidiamo nella prosecuzione di una proficua collaborazione con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano per la valorizzazione dello sport come diritto che interessa la salute, asics pas cher il benessere e la socialità e che contribuisce alla costruzione di una società basata sui valori della partecipazione,

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    “SIAMO LE ONG CHE SALVANO VITE UMANE”

    Fonte comunicato stampa Forum Terzo Settore – Ieri il mondo solidale diffuso delle Ong ha risposto con una presenza importante e qualificata all’invito di AOI e Forum Terzo Settore al confronto con media e parlamentari sugli attacchi degli ultimi periodi. Per il non governativo erano presenti molti soci AOI e Forum Terzo Settore*, il Cini, Link 2007, Forum Sad e altre realtà, tra cui l’AITR-Associazione Italiana Turismo Responsabile e la GCAP, Coalizione Italiana Lotta alla Povertà, Festival Mediterraneo DownTown.

    Un messaggio importante di solidarietà per gli attacchi politici e mediatici e di sostegno è arrivato da ConcordEurope, il coordinamento di più di 2600 Ong europee.

    Nei giorni scorsi il Relatore Speciale ONU sui difensori dei Diritti Umani, Michael Forst, presente in Italia per alcuni incontri istituzionali e non organizzati dalla Rete associativa In Difesa Di, aveva affermato: “Basta attacchi alle Ong. Se posso fare un appello all’Italia, invito i pubblici funzionari a non fare affermazioni contro le organizzazioni della società civile”.

    Dal confronto di ieri è emerso chiaramente il tema della continuità dell’azione comune del mondo delle Ong con il Terzo Settore, oltre le risposte agli attacchi estemporanei, dalla narrativa all’opinione pubblica, al valore del non profit solidale e alla relazione con le istituzioni. New Balance 373 hombre Molte in sala le testate giornalistiche della carta stampata, televisioni, media radiofonici e web, anche tv europee.

    Le Ong presenti hanno chiaramente espresso che non operano in una “nicchia di settore”, ma affrontano a livello globale il tema della lotta alle disuguaglianze sociali e alle forme di povertà e di negazione dei diritti: presentando dati sulla trasparenza, storie, voci e posizionamenti, azioni concrete.

    “I dati parlano per noi: mobilitiamo 600 milioni di euro per la povertà, abbiamo 3000 progetti di cooperazione e volontariato e 82 mila volontari in tutto il mondo, ce lo mostra anche il portale Open-Cooperazione. Non accettiamo accuse”, afferma Silvia Stilli, Portavoce di AOI, che in apertura ha ricordato le vittime della cooperazione internazionale, volontari e cooperanti e operatori dei media: “amici che hanno scelto di ‘restare’ dando la vita per gli ultimi”, come Vittorio Arrigoni, Giovanni Lo Porto, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e molti altri, a cui AOI e Forum Terzo Settore hanno dedicato l’incontro.

    Le Ong italiane non si vogliono sottrarre né al confronto né agli opportuni controlli, ribadisce la Portavoce di AOI, esprimendo un sonoro “No” alle accuse generalizzate basate su presunte “certezze” o “ipotesi di indagini” che, date in pasto ai media, producono effetti devastanti nel corpo sociale del Paese e generano un pericoloso scollamento tra i cittadini e le Ong.

    “Il mondo solidale non vuole essere strumentalmente utilizzato in una campagna elettorale già in atto, in Italia ed in Europa: irresponsabile l’atteggiamento di attacco alle Ong impegnate nei soccorsi in mare del Vicepresidente della Camera Luigi di Maio del M5S e del leader della Lega Nord Salvini: nel nome del blocco all’accoglienza degli immigrati, generano uno scollamento grave tra associazionismo sociale e cittadini.” La portavoce di AOI trova sponda nelle parole di Luciano Scalettari, inviato di Famiglia Cristiana, che ha moderato l’incontro: “I giornali non devono fare da amplificatore a qualunque sciocchezza, in particolare ad una determinata parte politica che accusa le Ong senza prove tangibili”. “Basta illazioni, basta fango. Basta, basta, basta. Se ci sono irregolarità certificate dai fatti, che le indagini proseguano, altrimenti lasciate lavorare in pace le Ong che si occupano di accoglienza e di recupero dei migranti in mare. Di salvare vite umane. Oggi come da sempre”.

    È perentorio Giovanni Lattanzi, Coordinatore nazionale del GUS Gruppo Umana Solidarietà, Presidente del COCIS e consigliere AOI.

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  • Di questo all’oggi si tratta: di accuse senza prove, con molti verbi al condizionale e rivolte genericamente alla categoria delle Ong. Altrimenti, “chiederemmo un’immediata azione della magistratura”, dice Marco Da Ponte direttore di ActionAid, Ong. “Spesso ci si dimentica che esiste un imperativo umanitario, il dovere di chi è in mare di salvare chi è in difficoltà, e lo dobbiamo fare noi perché non se ne occupa l’Europa. Che siano gli attori civili, unitariamente, a promuovere un dialogo aperto, informato, per scelte condivise in una società più giusta”.

    L’appello all’azione unitaria e autorevole delle Ong insieme al mondo del Terzo Settore è stato accolto e rilanciato da Paolo Dieci, Presidente di Link 2007 e da Antonio Raimondi, Portavoce del CINI. air max 90 femme noir et rose et blanc Entrambi hanno ribadito il grande lavoro e i risultati ottenuti all’interno del non governativo di cooperazione internazionale sui temi della trasparente rappresentazione dell’uso dei fondi privati e pubblici, dell’efficacia delle attività nell’aiuto umanitario, nella cooperazione e nell’advocacy in più di 50 anni in Italia.

    Responsabilizzazione nel messaggio dei media e attenzione della politica a questa rappresentazione e all’azione di cittadinanza attiva delle Ong sono essenziali, il dialogo con il Parlamento va intensificato: questo tema è stato presente negli interventi di Stilli, Raimondi e Dieci.

    Vincenzo Manco, in rappresentanza del Forum Nazionale del Terzo Settore, è chiaro: “La nostra storia è una storia di bene, di solidarietà internazionale, una storia di convivenza e fratellanza tra i popoli. Non accettiamo che su questo ci siano dei dubbi. Chiediamo alla magistratura di rendere pubbliche le eventuali accuse e circoscrivere i fatti. Nike Air Max 2017 Dames zwart Non si può criminalizzare un intero comparto sociale, siamo i primi a chiedere trasparenza, anche al nostro interno, come rappresentanze delle Ong e come Forum del Terzo settore tutto.”

    Le Ong sanno di essere “dalla parte giusta”, come dice in apertura del suo intervento Guido Barbera, Presidente di Solidarietà e Cooperazione CIPSI, “per questo continuiamo le nostre battaglie, al di là degli attacchi”.

    Etta Melandri, Presidente del Cies: “Viaggio=illegalità, Salvataggio=illegalità. St. Louis Cardinals Store Siamo in questa situazione di blocco e noi Ong siamo sotto mira. Laddove di diritti, sicurezza garantita per i migranti con le vie legali dei corridoi umanitari adesso non si vuole parlare”.

    “Salvare vite umane è e resterà la nostra priorità, qui, nel Mediterraneo, nel deserto, nel mondo”, sostiene Attilio Ascani, Direttore della Focsiv, federazione delle Ong cattoliche aderente ad AOI e Forum Terzo Settore “E le Ong non sono un ‘fine’ dell’azione civile e umanitaria in questo senso, né sono uno ‘strumento’. nike buty damskie Occorre andare oltre i riflettori mediatici di indagine sulle Ong in Italia e in Europa, bisogna dare la parola a coloro con cui collaboriamo, cioè alle Ong, alle comunità e alle persone dei Paesi target della solidarietà e cooperazione internazionale e in fuga dalle guerre e dalla povertà”. buty nike janoski damskie

    Molti i parlamentari presenti, tra cui la Vicepresidente della Camera Marina Sereni. Aaron Murray Jerseys La capogruppo PD alla commissione Esteri della Camera Lia Quartapelle nel suo intervento sostiene:“Dobbiamo spostare dibattito e attenzione sulle cause profonde delle migrazioni, dobbiamo evitare di colpevolizzare chi salva vite umane, come le ong. Per questo è stata presentata l’interpellanza dei deputati Pd per le dichiarazioni del Ministro Alfano, che appieno aveva dichiarato di aver sostenuto le accuse del procuratore di Catania Zuccaro”.

    Presenti anche la Vice Presidente del Partito Democratico Sandra Zampa, gli onorevoli Edoardo Patriarca e Marco Di Maio, le deputate Stella Bianchi e Roberta Agostini.

    Pia Locatelli,Vice Presidente del gruppo PSI alla Camera e Presidente del Comitato Diritti Umani, nell’intervento ha ricordato che le Ong sono sotto attacco in tutta Europa perché si occupano di diritti e sono contro ogni forma di xenofobia. asics gel lyte 3 donna Ha ribadito che relazione tra il Parlamento e le Ong è importantissima ed efficace a indirizzare le politiche italiane per la lotta alla povertà e alle discriminazioni, ricordando la collaborazione attiva con l’Ong Aidos sui temi di genere. nike buty męskie Filippo Fossati, deputato di Articolo 1-MPD ha ribadito che il lavoro delle Ong è indispensabile, come quello del Terzo Settore, per rafforzare la partecipazione democratica nel mondo, troppo spesso in supplenza dei Governi in aree di crisi umanitarie e di povertà.

    Per Fossati “di fronte a questi recenti scellerati attacchi di una parte della politica e della magistratura alle organizzazioni impegnate nei soccorsi in mare e alle Ong che si occupano di diritti e dialogo mediterraneo, come avvenuto a Prato al Festiva DownTown ad opera di giovani di estrema destra, il Parlamento ha il dovere di chiedere al Governo un approfondimento“. Invita colleghe e colleghi a coordinarsi.

    In conclusione Paolo Beni,Presidente della Commissione di inchiesta sul sistema di accoglienza, identificazione e trattamento dei migranti: “questa vicenda sta distraendo dal vero problema che è il dibattito politico sulle migrazioni. Il rischio che corriamo è quello di costruire alibi per l’Europa a non intervenire.

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    NON AUTOSUFFICIENZA E POLITICHE SOCIALI, COSA SPARIRÀ CON I TAGLI

    Fonte www.vita.itIl taglio è ormai certo.

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  • L’ultima speranza è il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. nike air max 1 goedkoop Il Fondo nazionale per la non autosufficienza vedrà una sforbiciata di 50 milioni di euro, scendendo per il 2017 da 500 a 450 milioni, di fatto vanificando l’aumento appena approvato dal Parlamento con il decreto sul Mezzogiorno e i tanti impegni presi sul punto dal Ministro Poletti.

    Decisamente peggio va al Fondo per le Politiche Sociali, che dai 311,58 milioni stanziati nell’ottobre 2016 scende a 99,7 milioni di euro. Canotte Detroit Pistons Una scelta fatta non imputabile al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ma fatta da Regioni e MeF, ha detto nei giorni scorsi il sottosegretario Luigi Bobba, rispondendo a un’interrogazione di Donata Lenzi (Pd).

    Ma di cosa stiamo parlando? Quali servizi – visti i tagli – verranno meno?

    Il Fondo Non Autosufficienza è nato nel 2006 con la Legge 27 dicembre 2006, n. asics gel nimbus 14 mujer 296 (art. 1, co. 1264), con il preciso obiettivo di «garantire l’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali da garantire su tutto il territorio nazionale con riguardo alle persone non autosufficienti». La definizione di non autosufficienza fa riferimento alla capacità della persona di svolgere autonomamente o meno le funzioni essenziali della vita quotidiana: una persona non autosufficiente, quindi, è quella che richiede un intervento assistenziale permanente e continuativo, nella vita individuale e di relazione, cioè la persona che ha bisogno di un aiuto, anche parziale, per svolgere attività essenziali (alzarsi da un letto o da una sedia, lavarsi, vestirsi, ecc). A beneficiarne possono essere anziani e persone con disabilità. Le risorse del FNA sono dirette a potenziare l’assistenza domiciliare, creando le condizioni perché la persona possa continuare a vivere a casa propria anziché essere costretta a scegliere l’istituzionalizzazione: ad esempio il Fondo finanzia contributi per l’acquisto di servizi di cura e di assistenza (il lavoro degli assistenti familiari) o interventi complementari al percorso domiciliare (ricoveri temporanei in strutture di sollievo).

    Le risorse del FNA sono aggiuntive rispetto alle risorse già esistenti e destinate alle prestazioni e ai servizi a favore delle persone non autosufficienti da parte delle Regioni e dagli enti locali e servono a coprire la parte sociale dell’assistenza sociosanitaria.

    Quanto ai soldi, il Fondo è nato con una dotazione di 100 milioni di euro per il 2007, salita a 300 milioni per il 2008, 400 milioni per il 2009 e altrettanti per il 2010. Sotto Berlusconi/Sacconi/Tremonti fu drasticamente tagliato a 100 milioni per l’anno 2011 (centrati sugli interventi a favore della SLA) e non finanziato (Monti/Fornero) per il 2012. Nike KD 9 Nel 2013 tornò a 275 milioni, nella legge di stabilità per il 2014 le risorse ad esso assegnate ammontavano a 350 milioni di euro e un’intesa raggiunta fra Ministeri, Regioni e associazioni delle persone con disabilità, stabilì che il 40% delle risorse per il 2014 dovessero essere vincolate ad interventi a favore delle gravissime disabilità, inclusa la SLA.

    Dal 2015 (Renzi/Poletti) il fondo diventa strutturale, con una dotazione di 400 milioni di euro, pari a quella del suo massimo storico dell’anno 2009. Per il 2017 si era arrivati a una dotazione di 500 milioni di euro.

    Dal 2014 una quota del FNA, pari a 10 milioni di euro e poi 15 milioni, va a promuovere interventi innovativi in materia di vita indipendente ovvero quei progetti che – in linea con la Convenzione Onu – mettano la persona con disabilità nelle condizioni di scegliere, in piena libertà ed autonomia, come vivere, dove vivere e con chi vivere.

    Molto più lunga invece la storia del Fondo Politiche Sociali, previsto inizialmente dalla Legge 449/1997 e ridefinito dalla Legge 328/2000. Questo fondo è la fonte nazionale di finanziamento per tutti gli interventi di assistenza alle persone e alle famiglie. Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali c’è la seguente definizione: «un fondo destinato alle Regioni per lo sviluppo della rete integrata di interventi e servizi sociali, come previsto dalla Legge 328/2000. Una quota del Fondo è inoltre attribuita al Ministero del lavoro e delle politiche sociali per gli interventi a carattere nazionale». Squadra USA

    Pertanto è attraverso il Fondo Sociale che si finanziano i Piani Sociali Regionali e Piani Sociali di Zona, che territorio per territorio disegnano una rete integrata di servizi alla persona rivolti all’inclusione dei soggetti in difficoltà, o comunque all’innalzamento del livello di qualità della vita. Robert Griffin III Baylor Jerseys Si tratta quindi di fondi che non finanziano specifiche progettualità – se non marginalmente – ma la rete ordinaria di interventi e servizi sociali. Adidas buty damskie

    Il fondo quindi finanzia moltissime cose: servizi di cura delle persone, in particolare di cura dell’infanzia e degli anziani non autosufficienti, servizi e misure per favorire la permanenza al proprio domicilio, servizi per la prima infanzia, servizi territoriali comunitari, servizi residenziali per le fragilità, misure di inclusione sociale e di sostegno al reddito, interventi e servizi a contrasto della povertà e dell’esclusione sociale…

    Una parte del Fondo nazionale per le politiche sociali destinata al Ministero del lavoro e delle politiche sociali finanzia da anni un programma di prevenzione dell’allontanamento dei minorenni dalla famiglia di origine P.I.P.P.I. (programma di interventi per la prevenzione dell’istituzionalizzazione). Il finanziamento massimo del Fondo Politiche Sociali risale al 2004 (Governo Berlusconi II): 1,884 miliardi di euro.

    Da allora gli stanziamenti sono scesi fino al minimo storico del 2012 (43,7 milioni di euro) per poi risalire (ad esempio nel 2013 il Fondo contava su 344,17 milioni di euro).

    Con la legge di stabilità del 2015 si è provveduto a dare al Fondo una dotazione finanziaria annua, strutturale, di 300 milioni a decorrere dal 2015. Significa a questo punto che per le Politiche Sociali c’è nel 2017 una cifra pari ad appena il 5% di quanto c’era a disposizione nel 2004, anno in cui il Fondo ha visto il suo massimo storico.