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DONAZIONI AI PARTITI, “ASSOCIAZIONI FUORIGIOCO

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DONAZIONI AI PARTITI, “ASSOCIAZIONI FUORIGIOCO

Fonte www.redattoresociale.it – Da oggi in  poi le organizzazioni onlus saranno messe “fuorigioco” per le raccolte fondi  “niente meno che dai partiti  politici, per la sproporzione delle agevolazioni, che metterà in pericolo  progetti e servizi”.

Una situazione paradossale che ricalca la cecità della  politica in tema di politiche sociali. E’ duro il commento di Roberto  Speziale, presidente nazionale di Anffas, sulla nuove norme sul  finanziamento pubblico, che per le donazioni al di sopra dei duemila euro  renderanno più conveniente donare a un partito politico che al mondo del non  profit.

Norme che hanno suscitato la reazione anche di altre realtà del  non profit. “E’ quanto mai paradossale registrare che da oggi in avanti le  organizzazioni onlus, in tema di raccolte fondi, saranno messe fuori gioco  niente meno che dai partiti politici. La sproporzione nelle agevolazioni  previste per i soggetti che fanno donazioni ed erogazioni liberali a tutto  vantaggio dei partiti mette in serio pericolo progetti e servizi che le  organizzazioni non profit garantiscono spesso in supplenza dello Stato –  sottolinea Speziale – Grande è la preoccupazione anche per la ricerca  scientifica che viene appunto sostenuta in grande parte grazie alla raccolta  fondi. Che questo avvenga per favorire i partiti la dice lunga sull’attenzione  che la politica riserva alle organizzazioni che – soprattutto in questo momento  – sono una risorsa indispensabile per l’intera collettività”.

“Cicero pro domo sua”, questo è l’antico retaggio con cui i  partiti mantengono aree di privilegio – continua Speziale – a scapito di  altre formazioni certamente non meno meritevoli di analoga attenzione; ma quando  i nefasti effetti di questa ennesima scellerata scelta produrranno i loro  effetti a pagarne le spese saranno, ancora una volta le fasce più fragili della  popolazione, destinatarie delle attività delle Onlus insieme naturalmente  all’intera collettività”.

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