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CARTA SIA: COME RICHIEDERE IL CONTRIBUTO DI SOSTEGNO PER FAMIGLIE DI PERSONE CON DISABILITÀ

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CARTA SIA: COME RICHIEDERE IL CONTRIBUTO DI SOSTEGNO PER FAMIGLIE DI PERSONE CON DISABILITÀ

Disabili.com – Dal 2 settembre scorso è possibile, per le famiglie italiane in condizioni economiche disagiate, e che rispondano a determinati requisiti, presentare richiesta per ottenere SIA, uno sussidio economico il cui acronimo sta per Sostegno per l’Inclusione Attiva. Tra i beneficiari, anche le famiglie nelle quali sia presente un componente con disabilità.

Si tratta di una delle misure di contrasto alla povertà inserite nell’ultima legge di stabilità (decreto attuativo 26 maggio 2016), che intende dare un supporto economico a quanti, rispetto a particolari condizioni familiari, si trovino in condizioni economiche molto precarie, aiutando le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquastare gradualmente l’autonomia.

Va detto infatti che l’erogazione del contributo, oltre a essere riservata a famiglie che rispondano a determinati (e molto ristretti) requisiti, è subordinata all’accettazione di un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi, individuati dai servizi sociali dei Comuni . Me vediamo nel dettaglio requisiti, criteri, beneficiari e funzionamento del SIA.

Requisiti di accesso. Un componente del nucleo familiare può fare richiesta del SIA al Comune mediante la compilazione di un modulo predisposto dall’Inps con il quale si dichiara il possesso di alcuni requisiti necessari per l’accesso al programma, che devono essere:

– ISEE inferiore o uguale a 3mila euro;

– presenza nella famiglia di almeno un componente minorenne oppure di un figlio con disabilità, oppure di una donna in stato di gravidanza accertata

Stabilito che con ISEE inferiore o uguale a 3000 euro e che ci trova in uno dei tre casi, gli altri requisiti sono:

– Non beneficiare di altri trattamenti economici rilevanti: il valore complessivo di altri trattamenti economici eventualmente percepiti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, deve essere inferiore a euro 600 mensili;

– Non beneficiare di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati: non può accedere al SIA chi è già beneficiario della NASPI, dell’ASDI o altri strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati;

Per quanto riguarda nello specifico una famiglia con figlio disabile, ciò significa che, stante il criterio dell’ISEE inferiore a 3000 euro e la presenza nel nucleo familiare di un figlio con disabilità (attenzione: figlio e non coniuge, genitore, etc), se si percepisce un qualsiasi contributo assistenziale (es. accompagnamento, contributo per non autosufficienza etc) che superi i 600 euro mensili, si è fuori.

Inoltre deve esserci, nel nucleo familiare,

–   Assenza di beni durevoli di valore: ovvero nessun componente deve possedere autoveicoli immatricolati la prima volta nei 12 mesi antecedenti la domanda oppure autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda;

A questo punto il richiedente che rientri in ciascuno dei precedenti parametri, dovrà ottenere un punteggio uguale o superiore a 45 punti rispetto ad una scala di valori chiamata valutazione multidimensionale del bisogno. Questa si ottiene incrociando alcuni valori che tengono conto di

carichi familiari, situazione economica e situazione lavorativa. Sono favoriti i nuclei con il maggior numero di figli minorenni, specie se piccoli (età 0-3); in cui vi è un genitore solo; in cui sono presenti persone con disabilità grave o non autosufficienti.

I tempi di attuazione:

– Dal 2 settembre 2016 (45 giorni dopo l’entrata in vigore del Decreto interministeriale del 26 maggio 2016) il cittadino può presentare la richiesta per il SIA

– Entro due mesi verrà erogato il beneficio economico

– Entro 60 giorni dall’accreditamento del primo bimestre (90 giorni per le richieste presentate fino al 31 ottobre 2016) devono essere attivati i progetti personalizzati (in fase di prima applicazione obbligo di attivazione per il 50% dei beneficiari).

Il beneficio economico. Il beneficio è concesso bimestralmente e viene erogato attraverso una Carta di pagamento elettronica (Carta SIA) rilasciata dalle Poste con la quale si possono effettuare acquisti in supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati al circuito Mastercard. La Carta può essere anche utilizzata presso gli uffici postali per pagare le bollette e dà diritto a uno sconto del 5% sugli acquisti effettuati nei negozi e nelle farmacie convenzionate, con l’eccezione degli acquisti di farmaci e del pagamento di ticket. Con la Carta, inoltre, si può accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata, a condizione di aver compilato l’apposita sezione presente nel modulo di domanda. Non è possibile prelevare contanti o ricaricare la Carta.

Progetti di attivazione sociale e lavorativa. Questo intervento ha l’obiettivo di sostenere le famiglie in stato di “povertà” a riconquistare gradualmente l’autonomia. Per questo, un requisito di accesso al beneficio economico è la accettazione, da parte del richiedente, di un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa che verrà costruito insieme al nucleo familiare e attivato dai Comuni Entro 60 giorni dall’accreditamento del primo bimestre. I beneficiari si impegnano a svolgere specifiche attività, nelle aree

  1. frequenza di contatti con i servizi del Comune responsabili del progetto (di norma bisettimanali, se non diversamente specificato);
  2. ricerca attiva di lavoro;
  3. adesione a iniziative di formazione o di politica attiva o di attivazione;
  4. accettazione di congrue offerte di lavoro;
  5. frequenza e impegno scolastico;
  6. comportamenti di prevenzione e cura volti alla tutela della salute.

Se i componenti dei nuclei familiari non sottoscrivono il progetto, ne violano ripetutamente gli obblighi o assumono frequentemente comportamenti inconciliabili con gli obiettivi, i Comuni possono stabilire la revoca o l’esclusione dal beneficio. Anche il venir meno delle condizioni di bisogno che hanno motivato la concessione del beneficio ne determina la revoca.

Si rimanda la lettura completa del regolamento del SIA (qui scaricabile il pdf) e si suggerisce anche la lettura di un interssante approfondimento in merito, a cura del sito specializzato Handylex.

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