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DISABILITÀ: COSÌ IL GOVERNO CELEBRA LA GIORNATA INTERNAZIONALE 2014

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DISABILITÀ: COSÌ IL GOVERNO CELEBRA LA GIORNATA INTERNAZIONALE 2014

Fonte www.superabile.it “La sfida per l’inclusione: il futuro delle persone con disabilità”: è questo il titolo con cui il governo ha deciso, per la prima volta, di partecipare attivamente alla celebrazione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, organizzato dai ministeri del Lavoro, della Salute e dell’Istruzione, in collaborazione con Fish e Fand.

L’iniziativa, condotta da Federico Taddia, ripresa da Rai Cultura e trasmessa in diretta streaming su www.cultura.rai.it/live, si svolgerà il 3 dicembre, dalle 9.30 alle 13.30, presso la Sala Verde di Palazzo Chigi e sarà l’occasione per affrontare i principali nodi relativi alla questione disabilità in Italia, con uno sguardo rivolto al futuro, alle possibili strategie, ai “lavori in corso”. In rappresentanza delle istituzioni, interverranno il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dei ministri Lorenzin (Salute) e Poletti (Lavoro e Welfare), del sottogretario all’Istruzione Davide Faraone, il presidente dell’Inail Massimo De Felice.

Ci saranno poi interventi da parte delle associazioni e degli enti locali ovvero tutti i principali soggetti coinvolti attivamente nella programmazione e l’attuazione delle politiche per la disabilità (Anffas ricorda che al convegno prenderà parte anche Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas Onlus con un intervento dal titolo “Testimonianza di buona prassi in materia di accertamento della disabilità. Strumenti per la valutazione della qualità di vita delle persone con disabilità”)

La mattinata sarà scandita n tre sessioni: la prima, dedicata a “Crescere e imparare con la disabilità: la scuola”; la seconda su “Abilitare e riabilitare per l’inclusione nella comunità: la salute” e la terza “Per una vita piena anche da adulti: il welfare e il lavoro”.

“L’Italia può vantare una normativa sulla disabilità tra le più avanzate – spiegano gli organizzatori – Dalla legge quadro n. 104 del 1992 alla legge n. 68 del 1999 sul lavoro delle persone con disabilità, fino ai testi che hanno disciplinato varie questioni cruciali, come l’accessibilità o l’inclusione nel sistema scolastico, il legislatore ha sempre colto e spesso anticipato le istanze più moderne provenienti in primo luogo dalle persone con disabilità”.

Al tempo stesso, però, “la piena inclusione nella società resta ancora una sfida da vincere – segnalano i promotori dell’iniziativa – per assicurare la piena partecipazione delle persone con disabilità, al pari di tutti gli altri cittadini, in tutte le diverse dimensioni e opportunità della vita quotidiana: scuola, lavoro, salute, accessibilità e trasporti, qualità e uniformità dei servizi”.

Se da un lato quindi la strada per la piena inclusione è ancora lunga, dall’altro però sono stati compiuti, negli ultimi anni, significativi passi avanti: “La ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (L. 18/09) – spiegano ancora gli organizzatori – riduce la distanza tra norme esistenti e vita reale sulla base del nuovo paradigma che vede al centro i diritti umani, il principio di non discriminazione e di uguaglianza delle opportunità”.

Ancora, il Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, recentemente approvato con decreto del presidente della Repubblica, “costituisce l’indispensabile quadro di riferimento per le politiche nazionali”. Infine, a tener vive le speranze di un futuro migliore, c’è “il grande protagonismo delle persone con disabilità, delle loro famiglie e delle associazioni registrato negli ultimi anni, che costituisce per la politica una sponda preziosa che fino ad oggi era mancata. Si tratta degli elementi principali che potrebbero consentire, nel medio periodo, di ridurre quella distanza tra quanto prevede il nostro quadro normativo e quanto si riscontra nella vita reale”.

Ed è in questo contesto, tra preoccupazione per inclusione ancora da realizzare e speranza per il futuro, che si inserisce il contributo attivo che il governo ha inteso dare alle celebrazioni di una giornata che non intende essere solo una ricorrenza ma, “ mettendo assieme un fondamentale patrimonio di competenze – pubbliche e della società civile – segni una nuova svolta per le persone con disabilità e i loro familiari”.

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