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Il nuovo sottosegretario Biondelli parte dalla disabilità: “Subito il certificato unico”

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Il nuovo sottosegretario Biondelli parte dalla disabilità: “Subito il certificato unico”

Dal sito www.superabile.it Appena ricevuto l’incarico alle Politiche sociali individua una prima azione, “a costo zero”, da attuare subito: “No alle doppie visite e tempi di attesa dimezzati per i disabili”. E sul nuovo Isee: “Ascolterò le ragioni di chi protesta”

ROMA – “Darò tutta me stessa, ce la metterò tutta”. E per partire con il piede giusto individua una “cosa che può essere fatta subito e a costo zero”: il certificato unico per il riconoscimento dell’invalidità civile e dell’indennità di accompagnamento. Le prime parole di Franca Biondelli, nuovo sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, affrontano uno dei temi più delicati per le persone con disabilità: “Dobbiamo abbreviare i tempi, oggi ci vogliono 400 giorni per avere una cosa che è un diritto della persona”. Parla chiaro, la deputata del Pd: “Oggi una persona fa in tempo a morire prima di vedersi riconosciuto un diritto, occorre rendere le cose più facili, dobbiamo almeno dimezzare i tempi”. Il che si fa intanto “evitando doppie visite” e poi applicando le norme contenute nel decreto legge n. 5 del 2012 in materia di semplificazione della documentazione per persone disabili e patologie croniche. Alcune delle norme di quel decreto, infatti, non sono ancora attuate.
Franca Biondelli, piemontese di Borgomanero (Novara), diploma di operatore sanitario e di dirigente di comunità, ha lavorato in passato alla Asl di Novara: sindacalista Cisl, è stata poi senatrice nella passata legislatura ed è deputata in quella attuale. Eletta sempre nelle fila del Pd, si è segnalata come una delle componenti della Commissione Affari sociali di Montecitorio più attenta al tema della disabilità. E infatti, commentando a caldo il nuovo incarico, fa riferimento anzitutto al Piano d’azione biennale sulla disabilità adottato dal precedente governo e al quale va ora data attuazione: “C’è il tema del lavoro alle persone disabili, che andrebbe rivisto in alcuni aspetti, e c’è poi la partita dei servizi e dei modelli organizzativi sulla vita indipendente”, dice, ricordando poi anche “l’attenzione alla fase neonatale e prenatale e l’accoglienza ai bambini disabili abbandonati in culla”.
“E’ un piano molto ambizioso, dobbiamo focalizzarci su alcune cose e portarle a compimento”. Fa riferimento al tema dei Lea, i livelli essenziali di assistenza (che vanno aggiornati e con i quali comunque “non si risolve tutto”), e riguardo alle polemiche che ancora solleva la riforma dell’Isee – portata a termine dall’ex viceministro Guerra e ormai in vigore – afferma: “Tanto è stato fatto con il lavoro portato a termine finora: ciò detto, sui punti che sono oggetto di contestazione vorrei incontrare le associazioni per ascoltarle nuovamente, e decidere il da farsi dopo un ulteriore e ampio dialogo con loro”. Una modalità di azione che, dice, sarà attuata anche su altri temi, compreso quello riguardante gli interventi di contrasto alla povertà e alla realizzazione di una misura di sostegno e di reddito garantito.

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