Cerca

Il ruolo del caregiver e il suo riconoscimento giuridico

Diadmin

Il ruolo del caregiver e il suo riconoscimento giuridico

Chi è il Caregiver Famigliare? Lo spiega bene uno dei volantini introduttivi del BLOG http://la-cura-invisibile.blogspot.it/search?updated-max=2012-12-18T04:48:00-08:00&max-results=7  supportato dal Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi www.famigliedisabili.org, che da tempo si batte per il riconoscimento giuridico di questa preziosa figura di riferimento per il disabile.

Il Caregiver Famigliare è colui che “offre cura” la proprio famigliare che, a causa di una malattia o disabilità grave, richiede vigilanza continua 24/24 ore per 365 gg l’anno, senza alcuna interruzione di continuità. In questa sua cura invisibile al Caregiver Famigliare non viene riconosciuto nessun diritto umano: non può ammalarsi, non può riposare, non può accedere neppure ad una pensione dignitosa … Eppure il suo lavoro è ricco di quei saperi e buone prassi derivate dalla RELAZIONE D’AMORE mentre svolge ruoli sanitari, riabilitativi, educativi, amministrativi e di mediazione sociale …

Queste sono le parole che lo descrivono, e leggendo (trascrivendo) queste parole non posso fare a meno di pensare la mio personal caregiver (famigliare) mio marito. Lui, indomito, che ha fatto della mia disabilità la sua sfida per riprendersi la normalità per me e per la nostra famiglia. Lui che ha lasciato il lavoro per dedicarsi a me e alla nostra piccola figlia. Nei primi anni della nostra disavventura, si è prodigato a ricostruire la “normalità“, che non poteva più essere tale. Si è dedicato alla cura della nostra bambina: l’accompagnava a scuola, la vestiva, la faceva giocare, l’accompagnava a musica, a nuoto, a danza … perché io stavo in ripresa lenta (la mia grave mielolesione non dava speranza di recuperi ma dovevo abituarmi a questa nuova realtà e non è stato facile). Mio marito mi ha accudito (perché a volte anche i genitori non si rendono conto), ha affrontato con me la nuova situazione di crisi sanitaria portandomi a visite, asl, commissioni … Mio marito ha riorganizzato la casa, fatto la colf, l’infermiere, l’operatore sanitario, il baby sitter, ha riprogettato la nostra vita. Insieme abbiamo reinventato la nostra professione e insieme svolgiamo un’attività che abbiamo ricreato dopo l’handicap e nonostante l’handicap …

Una delle frasi sconvolgenti che ho letto su uno degli articoli del blog dice: Elizabeth Blackburn spiega perché i Caregivers hanno speranze di vita dai 9 ai 17 anni in meno degli altri http://la-cura-invisibile.blogspot.it/2012_10_01_archive.html. Questa frase è l’incipit che presenta un video, con dei sottotitoli in italiano, dove la ricercatrice citata da spiegazioni del perché delle sue affermazioni. Ma questo è quanto mai credibile, se solo pensiamo alle rinunce frammiste a frustrazioni e dolore che aggrediscono chi esegue una cura così esclusiva come quella fatta dal Caregiver Famigliare. Beninteso, il caregiver non è obbligato, il suo operato è del tutto volontario e motivato dall’amore più profondo. Il caregiver non è obbligato perché a fronte di molti caregiver volontari ce ne sono alcuni che invece abdicano la cura e non ce la fanno a sostenere questo impegno (la mia non è una critica).

E allora perché sostenere la lotta il riconoscimento del ruolo del Caregiver Famigliare?
C’è bisogno di pubblicizzare questo movimento e far aderire quanti esercitano questo ruolo tra le mura domestiche, perché ci sia la possibilità di accedere ai diritti più elementari come riposo e vita sociale attraverso un’assistenza sanitaria e un’assicurazione integrative che sostengano l’opera del caregiver e il riconoscimento contributivo del lavoro di cura che possa anticipare l’uscita dal lavoro per chi non riesce più a sostenere entrambi gli impegni (dentro casa e sul posto di lavoro) ma anche garantire una pensione dignitosa a chi il lavoro l’ha dovuto lasciare anticipatamente o, addirittura, non ha mai potuto averne uno (cit. di Maria Simona Bellini Palombini). E’ possibile aderire alla causa collettiva andando sul BLOG e, iscrivendosi alla mailing list, è possibile essere informati sugli sviluppi della causa giuridica per il riconoscimento del Caregiver Famigliare.
È un’opportunità da non perdere, è un atto di giustizia civile e un riscatto morale e di dignità per coloro che dedicano la loro vita in maniera indefessa a chi amano e sono malati.

Martina Zardini

dal sito Disabili abili.it

Info sull'autore

admin administrator