Cerca

LA CONDIZIONE DELL’INFANZIA NEL MONDO 2015

Diadmin

LA CONDIZIONE DELL’INFANZIA NEL MONDO 2015

Fonte www.minori.it«È necessario un intervento urgente per evitare che milioni di bambini vengano esclusi dai vantaggi dell’innovazione». Lo dichiara l’Unicef, nel rapporto La condizione dell’infanzia nel mondo 2015 – Immaginare il futuro: l’innovazione per tutti i bambini, lanciato il 20 novembre scorso in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (leggi qui il comunicato del Gruppo CRC)

Il rapporto, per la prima volta in edizione completamente digitale, è una raccolta di contributi su innovazioni all’avanguardia provenienti da Paesi di tutto il mondo, presentate su una piattaforma interattiva che invita anche altri innovatori a partecipare e mettere le proprie idee sulla mappa. Fra le innovazioni presenti sulla piattaforma ci sono progetti ideati e realizzati da adolescenti e giovani, come Vibrasor, dispositivo inventato da due adolescenti in Colombia per aiutare le persone con disabilità uditive a navigare in modo sicuro attraverso le aree urbane trafficate, e U-report, sistema di comunicazione basato su telefonia mobile sviluppato con il contributo dei giovani, che aiuta a esaminare quali sono le questioni più importanti per loro.

Il rapporto, si spiega nella presentazione, «richiede a governi, professionisti dello sviluppo, imprese, attivisti e comunità di lavorare insieme perché le nuove idee possano sfidare alcuni dei problemi più urgenti che coinvolgono i bambini, e per trovare nuovi modi di ampliare le innovazioni migliori e più promettenti».

La condizione dell’infanzia nel mondo 2015 – Immaginare il futuro: l’innovazione per tutti i bambini contiene dati sull’istruzione, la registrazione alla nascita, l’assistenza al momento del parto, l’accesso ai servizi igienici e molti altri aspetti.

Eccone alcuni.

I dati sull’istruzione rivelano che quasi nove bambini su dieci appartenenti al 20 per cento più ricco delle famiglie che vivono nei Paesi meno sviluppati del mondo frequentano la scuola primaria, rispetto a circa il 60 per cento dei bambini appartenenti alle famiglie più povere. Il divario può essere drammatico anche nei Paesi a medio reddito: in Nigeria, ad esempio, il 94 per cento dei bambini delle famiglie più ricche ha frequentato la scuola, contro il 34 per cento dei bambini delle famiglie più povere. Indipendentemente dalla ricchezza, le bambine continuano ad avere meno opportunità di studiare: per ogni 100 ragazzi iscritti alla scuola primaria in Africa occidentale e centrale, solo 90 bambine lo sono; l’esclusione peggiora nella scuola secondaria, dove per ogni 100 ragazzi sono iscritte solo 76 ragazze. In tutto il mondo, il 79 per cento dei bambini più ricchi sotto i 5 anni è stato registrato alla nascita, ma solo il 51 per cento dei più poveri gode del diritto ad avere un’identità ufficiale. L’80 per cento dei minori che vivono in città è registrato, mentre solo il 51 per cento dei bambini che vivono in campagna lo è.

Il volume registra inoltre che il 20 per cento più ricco delle donne ha 2,7 volte più probabilità, rispetto al 20 per cento di donne più povere, di ricevere assistenza al momento del parto. In Asia meridionale, le donne più ricche hanno quasi il quadruplo delle probabilità di essere assistite rispetto a quelle più povere. Quasi tre quarti dei 2,5 miliardi di abitanti del pianeta che ancora non hanno accesso a servizi igienici vivono in aree rurali. I dati provenienti da India, Bangladesh e Nepal, per esempio, mostrano pochi progressi tra il 1995 e il 2008 nella diffusione di servizi igienici nel 40 per cento più povero delle famiglie

2 dicembre 2014

Info sull'autore

admin administrator