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MAKER FAIRE ROME, L’INNOVAZIONE INCONTRA LA DISABILITÀ: PAROLA AGLI INVENTORI

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MAKER FAIRE ROME, L’INNOVAZIONE INCONTRA LA DISABILITÀ: PAROLA AGLI INVENTORI

SuperAbile.it – Si è concluso domenica 16 ottobre alla Maker Faire Rome, un evento completamente dedicato all’innovazione in programma alla Fiera di Roma, dove è stato possibile vedere da vicino invenzioni e dispositivi di ultima generazione capaci di eseguire attività sorprendenti e, possibilmente, di migliorare la vita di chi le utilizza. È con questo spirito che tanti giovani ideatori si sono messi all’opera e hanno realizzato software e accessori dotati di sofisticati congegni di robotica. Fra le tante presentazioni del settore healthcare è impossibile non osservare con meraviglia quelle che davvero possono facilitare la quotidianità delle persone disabili. Perché l’accessibilità parla la lingua della tecnologia e, a volte, un’intuizione con la stampa 3D può diventare realtà.

Nicholas Caporusso è uno degli espositori nonché vincitore del contest preliminare MaketoCare. Il suo lavoro si chiama dbGLOVE ed è un guanto che consente ai ciechi e ai sordo-ciechi di usare tutte le funzioni di un normale cellulare, come ad esempio mandare un messaggio. “Sono sempre stato appassionato di questo mondo tecnologico – racconta Caporusso – e poi anche per via di ragioni familiari mi sono concentrato su un’idea che potesse aiutare le persone cieche. Se pensiamo che una patologia altamente diffusa come il diabete comporta delle serie problematiche alla vista, ci rendiamo conto di quanto tutto questo possa toccare tanta gente, anche tra le persone a noi vicine”.

Un altro progetto che nasce da un’esperienza in qualche modo diretta è quello di Domenico Fortunato Nocera con il suo “Disability Mouse”, oggetto che viene governato totalmente con la bocca per la direzionalità e con aspirazione d’aria per il click. Dice Nocera: “A mio avviso l’innovazione in campo di salute deve passare attraverso la riduzione dei costi di tutti quegli ausili che permettono l’autonomia delle persone disabili. Nel mio caso, so bene che esistono in commercio altri emulatori di mouse, ma i prezzi sono elevati e soprattutto nessuno di questi è coperto dal Ssn. Per ora questo è un prototipo, tuttavia ci saranno versioni più evolute e forse cercherò di studiare altre strade per abbassare ulteriormente i costi di produzione, magari puntando sul crowdfunding”.

Di costi ridotti, unitamente alla possibilità di customizzazione, parlano anche Luca Randazzo e la sorella Chiara, che illustrano ai visitatori i vantaggi dell’esoscheletro per arti superiori, interamente realizzato con componenti stampati in 3D e hardware open-source, pensato per aiutare i disabili motori nello svolgimento delle attività fisioterapiche quotidiane. Invece Irene Lanza, project manager di SoundSight Training, incuriosisce il pubblico con un sistema di realtà virtuale che nasce dall’esperienza dell’eco-localizzazione, vale a dire la tecnica utilizzata dai pipistrelli per orientarsi. “Potremmo definirla una palestra virtuale – dichiara Irene Lanza – per imparare a utilizzare l’udito in sostituzione della vista. È impressionante scoprire che molti limiti siano superabili semplicemente settando le percezioni. Questa tecnica può essere utilizzata da chi ha problemi di vista e può aiutare ad essere consapevoli dello spazio in cui ci si trova. Addirittura con questa tecnica Daniel Kish, presidente di World Access for the Blind, insegna ad altri ciechi ad orientarsi andando in bicicletta. Il motto da cui siamo ispirati dice: ‘Io non sono il mio handicap, ma la somma delle mie capacità’ e questo spiega come sia realistico superare numerose limitazioni”. L’esposizione ha presentato altre interessanti app e strumentazioni ultratecnologiche: dall’orologio che monitora i tremori dei pazienti con morbo di Parkinson, al bracciale che si illumina e avverte le persone con deficit uditivo quando suona un elettrodomestico, oppure il guanto capace di tradurre la lingua dei segni in voce e molti altri ancora

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