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MIGRANTI CON DISABILITÀ TRA ISOLAMENTO E STIGMA. “ESCLUSI DALLE LORO COMUNITÀ”

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MIGRANTI CON DISABILITÀ TRA ISOLAMENTO E STIGMA. “ESCLUSI DALLE LORO COMUNITÀ”

Redattoresociale.it – Inchiesta di SuperAbile Inail. Nel numero di giugno spazio anche all’esperienza di Mirco Mencacci, cieco, uno dei più riconosciuti sound designer italiani, ai Trisome games, le Olimpiadi internazionali riservate ad atleti con Sindrome di Down e al kit per rendere accessibile la tecnologia

 Non sono pochi, nel nostro Paese, gli stranieri con disabilità. Circa 27mila sono iscritti nelle nostre scuole, altri 14mila al collocamento mirato, 18mila i titolari d’indennità. Le difficoltà sono tante, grande l’isolamento. Secondo Vincenzo Falabella, presidente della Fish, “sono spesso esclusi sia dalle loro comunità, sia dalle associazioni per disabili”. Un tema spinoso, quello del doppio stigma nei confronti degli immigrati disabili, affrontato sul numero di giugno del mensile SuperAbile Inail. L’inchiesta cerca di verificare a che punto è l’inclusione, presentando anche esperienze positive e buone pratiche promosse nelle sedi Inail. Il servizio fotografico è firmato da Stefano Dal Pozzolo, dell’agenzia Contrasto.
 L’intervista di questo mese è a Mirco Mencacci, uno dei più riconosciuti sound designer italiani. Cieco, si occupa di audio per film, video-arte e musica ed è l’ideatore del concept del Parco Tematico del Suono di Valdera (Pisa), un luogo che unisce la ricerca all’entertainment. Nel 1996 fonda l’impresa di post-produzione Sam, dove ha progettato, diretto e supervisionato editing audio di oltre 400 film, collaborando con registi quali Michelangelo Antonioni, Ferzan Ozpetek e Marco Tullio Giordana. È direttore artistico della casa discografica Samworld e fondatore del Sam Recording Studio, noto per la collaborazione con artisti di fama internazionale quali Stefano Bollani, Paolo Fresu, Ornella Vanoni e Irio De Paula.
Fra i servizi, spazio all’esperienza della giovane Caterina, componente del gruppo di auto mutuo aiuto per infortunati sul lavoro della sede Inail di Savona: racconta la propria esperienza dopo un incidente in itinere avvenuto nel 2009, che l’ha resa paraplegica. Ha deciso di raccontarsi come “libro vivente” durante una recente iniziativa in Liguria. Ancora, il successo del ristobar “21 grammi”, gestito da sei ragazzi con sindrome di Down, e poi i segreti di Click for All, un kit informatico di auto-costruzione pensato per consentire alle persone con disabilità l’accesso a computer, tablet e smartphone attraverso interfacce costruite e/o personalizzate rispetto alle loro abilità e capacità cognitive, motorie e sensoriali.
La rivista presenta anche la prima edizione dei Trisome Games, le Olimpiadi internazionali riservate ad atleti con Sindrome di Down, che si svolgeranno a Firenze dal 15 al 22 luglio: una straordinaria iniziativa, voluta dall’organizzazione Sport Union for athletes with Down Syndrome, che si ripeterà ogni 4 anni in corrispondenza dei Giochi olimpici e paralimpici. Poi alcuni malati di sclerosi multipla testimoniano come sia possibile provare l’ebbrezza del paracadutismo, con emozioni indescrivibili. Nel portfolio fotografico, gli scatti che documentano le prodezze di molti atleti paralimpici a livello mondiale.
Nelle pagine culturali, spazio a Minority Report, una nuova rivista sulla disabilità ideata e realizzata dall’Università Orsola Benincasa di Napoli, e la recensione di Pesce d’aprile, edito da Sperling: la storia in viva voce di Cesare Bocci (interprete di Mimì Augello nella fortunata fiction Il commissario Montalbano) e Daniela Spada, la sua compagna colpita da un ictus al cervelletto dopo il parto della loro figlia Mia. A distanza di 16 anni, hanno deciso di raccontare la loro storia per dimostrare che l’ictus ha lasciato anche inattesi regali. Perché, come dice Daniela, “invece di pensare a quello che non potete più fare, pensate a quello che avete in più”.

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