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Riforma Terzo Settore, Forum: serve una proroga per la modifica degli statuti

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Riforma Terzo Settore, Forum: serve una proroga per la modifica degli statuti

La portavoce Claudia Fiaschi fa il punto dei lavori dopo l’audizione presso la Prima Commissione del Senato. «Abbiamo presentato modifiche e integrazioni agli emendamenti. I tempi per l’approvazione dei decreti correttivi sono stretti ma siamo fiduciosi. La collaborazione con le Commissioni è piena».

Fonte www.vita.it – Nella giornata di ieri si sono tenute le audizioni presso la Prima Commissione del Senato sulla Riforma del Terzo settore. Per la piena realizzazione della Riforma occorre che vengano licenziati i decreti correttivi sulla nuova impresa sociale e il nuovo codice del Terzo settore entro i limiti previsti che sono ripesttivamente il 19 luglio e il 2 agosto. A Roma erano presenti gli esponenti delle realtà più significative del non profit italiano tra cui il Forum del Terzo Settore. La portavoce Claudia Fiaschi ha fatto il punto sullo stato dell’arte dei lavori.

Qual è il bilancio dell’audizione?
Positivo, abbiamo presentato quella che è la piattaforma condivisa sulle modifiche e sulle integrazioni degli emendamenti alla Riforma e al suo correttivo.

Quali sono le vostre principali preoccupazioni?
Innanzitutto abbiamo proposto di creare un’agibilità rispetto agli strumenti di finanza del Terzo settore per tutti gli Enti di Terzo Settore e non solo, com’è oggi, solo per quelli non commerciali. Perché questo consentirebbe di sostenere l’iniziativa sociale di tutti con leve finanziarie diverse per ciascuna realtà. Non ci sono motivi oggettivi per escluderne alcuni. Un’altra richiesta di modifica riguarda l’art. 30 perché non vengano escluse le cooperative sociali ma solo le imprese sociali da tutte le previsioni delle onlus. Oggi infatti rimarrebbero valide per tutte le ex onlus ma non per le onlus di diritto. Vorremmo evitare alcuni effetti che nascerebbero da una potenziale interpretazione restrittiva del codice. E poi la modifica dei criteri previsti nel rapporto tra numero dei lavoratori e degli associati per gli APS. Questo perché così com’è prevista li mette in difficoltà. Infine norme meno vincolanti per determinare i canoni concessori relative ai beni culturali in gestione a soggetti di Terzo Settore e modifiche per ridurre i margini interpretativi delle disposizoni finanziarie della norma 117 che riguarda tutti gli ETS.

Queste sono modifiche. Avete proposto anche delle integrazioni?
Sì, abbiamo chiesto circa l’art. 8, che tratta i limiti alle retribuzioni che le deroghe al rapporto 1 a 8 tra dirigenti e dipendenti, non siano limitate a particolari ambiti di intervento ma anche ad altri fattori, come per esempio competenze particolari. Poi sull’art. 9, che tratta l’evoluzione dei patrimoni degli ETS, siamo preoccupati perché l’attuale testo metterebbe in crisi i buoni rapporti tra alcuni ETS e gli ordini religiosi sulla messa a disposizione di beni e immobili. C’è poi il tema delle risorse delle ETS associative di volontariato e del loro autofinanziamento. Ad oggi è impedito a queste organizzazioni di fare attività di natura commerciale per autofinanziarsi. Vorremmo che queste attività possano essere fatte anche se rimanendo sottoposte a fiscalità ordinaria.

I decreti correttivi sulla nuova impresa sociale e il nuovo codice del Terzo settore dovranno essere licenziati obbligatoriamente entro rispettivamente il 19 luglio e il 2 agosto. Avete chiesto delle proroghe?
No, le date di riferimento rimangono quelle. L’unica proroga che abbiamo chiesto è quella per la modifica degli statuti. È secondo noi importante e utile dare qualche mese in più agli enti per poter convocare le assemblee statutarie.

Sono tempi molto stretti però, siete preoccupati?
Sì si tratta di tempi contingentati. Ma come abbiamo detto in audizione siamo convinti che il tempo a disposizione sia abbastanza per andare a correggere il decreto, trovare le opportune convergenze con le Regioni e a chiudere i lavori nei termini mettendo in sicurezza le attività delle ETS e dei Csv.

Attualmente manca ancora il nome del Sottosegretario. È stata materia di confronto in audizione?
No, non se ne è parlato e al momento non si è fatto alcun nome. Non ci sono ancora deleghe specifiche. Siamo in attesa

Che tipo di feedback avete dal Governo?
La collaborazione con i parlamentari di Lega e M5S nelle Commissioni sta andando bene. C’è grande attenzione e collaborazione. Il dialogo è ottimo e abbiamo sempre riscontrato grande disponibilità. Siamo molto fiduciosi

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