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RIO 2016, DUE GLI AZZURRI CON DISABILITÀ INTELLETTIVA ALLE PARALIMPIADI

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RIO 2016, DUE GLI AZZURRI CON DISABILITÀ INTELLETTIVA ALLE PARALIMPIADI

Superabile.it – Due atleti FISDIR a caccia di medaglie. Xenia Francesca Palazzo e Ruud Lorain Flovany Koutiki Tsilulu: questi i nomi dei due rappresentanti della Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva e Relazionale che, dal 7 al 18 settembre, difenderanno i nostri colori in occasione dei XV Giochi Paralimpici di Rio 2016.

La Palazzo, classe 1998, nata a Palermo ma residente a Verona, farà parte dello squadrone di nuoto che, in Brasile, proverà a scrivere una pagina indelebile nella storia non solo di questa disciplina ma, più in generale, dell’intero movimento degli sport disabili. Le premesse sono ottime, le aspirazioni di medaglia numerose, il valore dei nostri atleti elevatissimo.

Esordiente ai Giochi, l’azzurra vanta, nel suo palmares, ben 6 ori agli Europei del 2014 a Liberec, in Repibblica Ceca.  “Partecipare alle Paralimpiadi significa raggiungere l’obiettivo più grande e desiderato di ogni atleta – ammette la portacolori del Team Sport Isola – il sogno di prender parte a questo evento, che coltivavo sin da piccola, è diventato realtà”.Faccio parte di una squadra molto forte, fatta di amici – spiega l’azzurra – un gruppo che lotta per dimostrare tutto il suo potere e valore”. “Per Rio mi sto allenando quattro ore al giorno – aggiunge la Palazzo – in gara non temo nessuno, gli avversari sono forti ma io scendo in vasca per nuotare e basta, cercando di battere i miei tempi”.  “Sono orgogliosa di vestire la maglia della Nazionale – prosegue la Palazzo – e di difendere i colori dell’Italia”.  “Ai Giochi punto a qualificarmi per le finali – conclude la nuotatrice – è questo, da sempre, il mio obiettivo”.

E’ nato nel 1989 a Brazzaville, in Congo. Risiede ad Ascoli Piceno ed è tesserato per la AS Culturale Anthropos Civitanova. In Brasile farà parte della Squadra di atletica leggera, specialità 400 metri. Anche per Ruud, come per Xenia, Rio rappresenta l’esordio ai Giochi: “Partecipare a una Paralimpiade è un’opportunità che non capita a tutti gli atleti – esordisce Koutiki – ringrazio la Federazione, la Nazionale, il mio Presidente e i miei tecnici per avermi dato la possibilità di essere a Rio”.

“L’avversario che devo temere maggiormente sono proprio io – confessa Koutiki, oro continentale a Swansea nel 2014 – perché so che devo impegnarmi al massimo se voglio raggiungere obiettivi importanti”.  “L’atletica per me è vita, mi piace, mi stimola – sostiene Ruud – significa correre con te stesso e mostrare alle persone quanto vali”.  “Vestire la maglia della Nazionale è un privilegio per me – conclude Koutiki – perché l’Italia è un Paese che mi ha dato l’opportunità di essere quello che sono oggi”. 

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