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TAGLI AL FONDO NON AUTOSUFFICIENZA, LE ASSOCIAZIONI FANNO “FRONTE COMUNE”

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TAGLI AL FONDO NON AUTOSUFFICIENZA, LE ASSOCIAZIONI FANNO “FRONTE COMUNE”

Fonte www.superabile.itLe associazioni della disabilità fanno fronte comune contro i tagli ai fondi sociali: per la prima volta Fish, Fand e Comitato 16 novembre dichiarano piena “comunione d’intenti, dopo questo inutile incontro al ministero”. Dichiara Mariangela Lamanna, portavoce dl Comitato, all’uscita dal ministero del Lavoro. Ricevute dai sottosegretari Franca Bindelli (Welfare) ed Enrico Zanetti (Economia), le associazioni si sono sentite semplicemente comunicare lo stanziamento di 250 milioni per il fondo non autosufficienza e di 300 milioni per il fondo politiche sociali.

Una novità, però, c’è: questi fondi diventano strutturali.

“ci hanno detto cioè – spiega Lamanna – che non saranno rinegoziati ogni anno, ma diventeranno stabili: era una nostra richieste – osserva – ma questa non è una risposta: piuttosto, un giochino del governo, che mentre rende finalmente strutturale un fondo, al tempo stesso lo riduce a un importo inutile. Con queste cifre, non si costruisce nessun Piano per la non autosufficienza, che è il nostro vero obiettivo”.

Insoddisfatta anche la Fish, che in una nota diffusa immediatamente dopo l’incontro riferisce: “Oggi le organizzazioni delle persone con disabilità (Fand, Comitato 16 novembre, Fish e Aisla con il vicepresidente Vincenzo Soverino) erano convocate al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali proprio sul tema del Fondo per le non autosufficienze. L’occasione per sottolineare, alla presenza dei sottosegretari al lavoro e all’economia, l’enorme distanza fra gli impegni espressi nel recentissimo passato e la drammatica concretezza del presente. Franca Biondelli ha riportato il fatto che il ministero aveva richiesto di inserire una previsione di spesa di 350 milioni sia sul Fondo Politiche Sociali che sul Fondo non autosufficienze. Vista la bozza che non raccoglie quelle richieste, il ministero ha nuovamente rafforzato la richiesta presso la Presidenza del Consiglio. Zanetti si augura che nel prosieguo dei lavori di discussione della legge di stabilità si possano adeguare entrambi i Fondi. Nessuna garanzia, quindi”.

Così, per la prima volta, le associazioni per la disabilità fanno fronte comune. “Abbiamo espresso un no secco, rotondo e deciso ad ogni taglio ai Fondi – riferisce il presidente della Fish, Vincenzo Falabella – chiedendo anzi un impegno che porti nel giro di tre anni lo stanziamento ad un miliardo unitamente all’avvio di politiche adeguate e strutturate”.

La Fish aveva peraltro invitato lo stesso presidente del Consiglio Renzi a prendere parte all’incontro, vista l’importanza degli argomenti trattati. “ Ci ha risposto di confrontarci con i sottosegretari e i ministri – riferisce ancora Falabella – Lo abbiamo fatto per rispetto istituzionale e per senso civico. Non avendo ottenuto alcuna svolta decisa, non ci resta che la via della mobilitazione e della piazza”.

Mobilitazione che inizierà il 4 novembre, sotto la sede del ministero dell”Economia, e che per la prima volta vedrà insieme Comitato 156 novembre, Fish e Fand.

“Chiediamo che entro quel giorno siano accolte due nostre richieste – spiega Lamanna – Primo, che il fondo non autosufficienza sia garantito con un finanziamento base di 350 milioni. Secondo, che entro la fine del mese sia convocato un tavolo di lavoro che si impegni concretamente nell’elaborazione di un Piano nazionale per la non autosufficienza, finalizzato all’assistenza domiciliare, alla libera scelta del paziente e al riconoscimento giuridico ed economico del caregiver”.

Per approfondire

Leggi il recente comunicato Fish sull’argomento

*Cui Anffas Onlus aderisce

 

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