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BIMBI CON AUTISMO FINO A 10 VOLTE PIÙ VITTIME DI VIOLENZA RISPETTO AGLI ALTRI

Fonte www.west-info.euGli episodi di maltrattamento nei bambini con autismo sono da 4 a 10 volte più frequenti rispetto alla popolazione generale. Il loro isolamento sociale e la limitata capacità di comunicazione, infatti, li rendono particolarmente vulnerabili agli abusi. Non solo. Ci sono circostanze in cui i minori affetti da DSA (Disturbi dello Spettro Autistico) diventano, loro malgrado, responsabili intenzionali di comportamenti violenti verso se stessi e verso gli altri.

Un problema ancora troppo sottovalutato e aggravato da un sistema di protezione che risulta essere ancora inadeguato in molti Paesi UE, compresa l’Italia.

Proprio a questi temi è dedicata la Conferenza internazionale dal titolo “Strumenti di protezione e prevenzione della violenza sui bambini e adolescenti con autismo” che si terrà a Scerne di Pineto (Teramo) il prossimo 14 maggio.

Un evento organizzato dal Centro Studi sull’Infanzia e l’Adolescenza “don Silvio De Annuntiis” nell’ambito del progetto “Speak Up”.

Per maggiori informazioni clicca qui

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Anche due videospot per far conoscere ExpoFacile

Fonte www.superando.it Promosso dal Comune di Milano e dalla Regione Lombardia, e realizzato dalle Federazioni lombarde delle persone con disabilità, il portale «ExpoFacile.it» – progetto anche “social” e per il quale sono stati realizzati due videospot – offre informazioni e suggerimenti ai turisti con disabilità e con bisogni specifici che in tanti visiteranno la città per l’imminente “Expo 2015”, ma è anche un patrimonio che resterà a disposizione dei cittadini pure dopo il grande evento

«ExpoFacile.it» è un portale promosso dalla Regione Lombardia e dal Comune di Milano, con il sostegno di UniCredit Foundation, realizzato dalle principali Federazioni lombarde delle persone con disabilità, riunite in due raggruppamenti di organizzazioni, che fanno capo rispettivamente alla LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e all’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).
Il portale offre informazioni, suggerimenti e consigli ai turisti con disabilità e in generale con bisogni specifici, che stanno per arrivare a Milano in occasione dell’Expo 2015 (1° maggio-31 ottobre), intendendo in pratica offrire ai visitatori con disabilità le informazioni necessarie per muoversi in sicurezza e autonomia.
Come molte metropoli, infatti, Milano non è certo una città totalmente accessibile, ma nemmeno “impossibile”, e con le giuste informazioni sarà certamente possibile visitare l’Expo 2015, la città e le principali attrattive turistiche della Lombardia.

«ExpoFacile.it» verrà progressivamente implementato fino al 1° maggio, fino a contenere circa trecento schede dedicate all’accessibilità di ristoranti e strutture alberghiere, ma anche di musei, chiese, cinema e teatri.
Le informazioni sull’accessibilità sono state raccolte da operatori qualificati, che hanno utilizzato V4Inside, metodologia di rilevazione certificata Village for all (V4A®), la nota rete che conferisce il marchio di qualità internazionale dell’ospitalità accessibile.
«Punto di forza di “ExpoFacile.it” – spiega il coordinatore Gabriele Favagrossa – è la possibilità offerta agli utenti di avvalersi di un servizio di back office. In altre parole, chi non trova sul sito le informazioni di cui ha bisogno può scriverci per avere una risposta personalizzata».
«Particolare attenzione – aggiunge Favagrossa – è stata dedicata alla mobilità, attraverso la mappatura dell’accessibilità dei mezzi di trasporto e l’identificazione di dieci itinerari turistico-culturali che daranno ai turisti con disabilità la possibilità di apprezzare la città di Milano. Le descrizioni relative agli itinerari verranno ulteriormente perfezionate con informazioni e suggerimenti sull’accessibilità dei percorsi pedonali e con la possibilità di cliccare sul nome di diversi punti d’interesse (teatri, chiese e musei), per consultare schede di dettaglio sulle caratteristiche di accessibilità di ogni struttura». «Questo portale – conclude – vuole essere un “laboratorio” a disposizione della città, da arricchire sempre più con nuove informazioni e segnalazioni. Un patrimonio di accessibilità che, a conclusione dell’Expo, resterà a disposizione di tutti i cittadini».

Da non molto, va ricordato ancora, ExpoFacile è anche “social”, grazie all’apertura di una pagina Facebook e dell’account di Twitter, consentendo cioè ulteriore immediatezza all’informazione e alla comunicazione con i turisti con disabilità. E per la promozione dell’iniziativa è stato realizzato anche un videospot da 15 e 30 secondi, utilizzabile come link dalle Associazioni e da chi voglia contribuire alla diffusione dell’iniziativa.
Senza dimenticare, infine, che durante tutto il periodo di apertura dell’Expo 2015 saranno presenti in città numerosi InfoPoint e nel sito espositivo Info disabilità ExpoFacile, promosso dalla Regione Lombardia e ospitato da Cascina Triulza (Padiglione della Società Civile), verranno offerte indicazioni sull’accessibilità della manifestazione e sui servizi rivolti alle persone con disabilità. (Stefano Borgato)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@expofacile.it (e anche Settore Comunicazione di ExpoFacile, Maurizio Trezzi: maurizio.trezzi@strategycom.eu).

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AL PARLAMENTO EUROPEO UN PROGRAMMA DI TIROCINI RETRIBUITI PER PERSONE CON DISABILITÀ

Fonte www.superabile.it C’è tempo fino al 15 maggio per iscriversi online ai tirocini retribuiti della durata di cinque mesi promossi dal Parlamento europeo per le persone con disabilità. Per i candidati selezionati i tirocini inizieranno il prossimo primo ottobre e si svolgeranno a Bruxelles e a Lussemburgo.

L’iniziativa punta a favorire l’inclusione delle persone con disabilità sul luogo di lavoro, offrendo loro la possibilità di entrare in contatto con l’attività dell’assemblea legislativa dell’Ue. I tirocini si rivolgono sia alle persone in possesso di un diploma universitario o di un istituto equivalente, sia alle persone con qualifiche inferiori al livello universitario.

Chi intende candidarsi al programma deve possedere la cittadinanza di uno Stato membro dell’Ue o di un Paese candidato all’adesione, avere compiuto 18 anni alla data di inizio del tirocinio, conoscere in maniera approfondita una delle lingue ufficiali dell’Unione europea, non aver usufruito di un tirocinio o di un impiego retribuito di più di quattro settimane consecutive a carico del bilancio comunitario ed essere in grado di certificare di avere una disabilità, attraverso un certificato medico o di disabilità rilasciato da un ente nazionale.

Il programma di tirocini punta a incrementare le possibilità di impiego delle persone con disabilità, arricchendo allo stesso tempo il Parlamento con il contributo che i tirocinanti disabili possono apportare dal punto di vista culturale e professionale, così da rafforzare l’integrazione e la consapevolezza generale del personale in merito alla disabilità.

Il programma è stato lanciato in collegamento con il Forum europeo della disabilità, con l’obiettivo di raggiungere un numero elevato di potenziali partecipanti in tutti gli Stati membri dell’Unione e nei Paesi candidati. Si tratta di un’iniziativa che il Parlamento europeo propone periodicamente – dal 15 agosto al 15 ottobre, infatti, sarà possibile candidarsi per i tirocini che avranno inizio il primo marzo 2016 – e che si aggiunge alle altre opzioni disponibili per stage e visite di studio presso il Segretariato generale del Parlamento Ue

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Eletto il nuovo Presidente di Anffas Onlus Corigliano

Nei giorni scorsi la locale associazione Anffas ha rinnovato le cariche associative secondo quanto definito nel proprio statuto. L’assemblea dei soci ha eletto Vincenzo Algieri, già segretario e vicepresidente negli anni scorsi. Il neo presidente subentra a Marinella Alesina che ha guidato l’associazione per 12 anni e che oggi ricopre il ruolo di Coordinatrice Anffas Calabria e referente regionale della Fondazione DOPO DI NOI Anffas.

Area Comunicazioni Anffas Onlus Corigliano

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QUALE ASSISTENZA NEL MONDO PER I CITTADINI CON DISABILITÀ?

Il giornale inglese The Guardian ha realizzato una ricerca per illustrare quali sono i paesi che sostengono maggiormente le persone con disabilità in diversi campi e soprattutto a livello economico.

Molte le differenze riscontrate. Alcuni esempi:

in Estonia, i maggiorenni con una disabilità grave o con una malattia cronica degenerativa, possono usufruire  dei cosiddetti “benefici di inabilità”, con somme che vanno da 17 fino a 54 euro al mese a seconda della gravità della disabilità o malattia. Questa cifra dovrebbe coprire tutti i tipi di spese mediche, trasporto e altre spese che non sono inclusi a titolo di assicurazione ma sembra che entro gennaio 2016, il governo potrebbe riformare il sistema e ridurre il numero di persone autorizzate a ricevere questi benefici

in Russia le persone con disabilità sono divise in tre gruppi: le persone che hanno perso le capacità lavorative e che necessitano di cure costanti, le persone che hanno perso le capacità lavorative ma che non hanno necessità di cure costanti e le persone che hanno una riduzione del 50% delle proprie capacità lavorative. I contributi vanno da 2.974 rubli al mese per il primo gruppo ai 3.170 rubli per il terzo gruppo. Per i cittadini con disabilità permanenti le somme sono più alte, fino a 10.000 rubli al mese

in Italia ci sono circa 2,6 milioni cittadini con disabilità – circa il 4,8% della popolazione – le cui indennità di invalidità vengono ricalcolate ogni anno in base al costo della vita e sull’inflazione. Attualmente gli italiani con disabilità di età compresa tra 18 e 65 anni hanno diritto a € 279,75 al mese e ricevono inoltre agevolazioni fiscali per acquistare determinati beni come i veicoli speciali e adattamenti della casa. Questi contributi sono però insufficienti rispetto alle reali necessità delle persone con disabilità e un numero altissimo di adulti con disabilità è a rischio povertà:  le statistiche del Guardian mostrano infatti che la percentuale di adulti con disabilità a rischio di povertà è del 16,5% rispetto al 6,6% delle persone senza disabilità.

Per leggere la notizia integrale (in lingua inglese) clicca qui. Il report del Guardian (in lingua inglese) è consultabile a questo link

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12 FAMIGLIE RACCONTANO LA LORO VITA CON UN FIGLIO CON AUTISMO

Fonte www.west-info.eu – Dodici famiglie con un figlio con autismo a cui badare, insegnargli a prendere l’autobus da solo o aiutarlo nell’inserimento professionale -nei ristoranti o nelle officine meccaniche – accompagnarlo in piscina per spingerlo a relazionarsi agli altri: queste e più storie fanno da base al documentario sull’autismo Sounding the alarm, prodotto da John Block e finanziato dall’organizzazione mondiale Autism Speaks.

La pellicola racconta le gravi difficoltà che madri e padri affrontano quotidianamente sotto tutti gli aspetti: pratici, finanziari e affettivi.

Così, ad esempio, la famiglia Lawrence è costretta a trasferirsi dalla Carolina del Nord a Indiana per garantire al figlio la terapia giusta. Mentre mamma e papà Mills probabilmente saranno costretti a vendere oggetti preziosi per pagare le cure a Shane. E ancora, c’è chi si preoccupa del dopo e chi fa i conti con la morte prematura di un adolescente fuggito di casa.

È possibile guardare il documentario a questo link

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AUTISMO E LAVORO: GLI IMPRENDITORI ITALIANI SONO INDIETRO!

Fonte www.west-info.euCreare un milione di posti di lavoro per le persone con autismo. Non si tratta della bizzarra promessa del politico di turno, ma della mission di Specialisterne, una ONG danese, leader mondiale per l’inserimento lavorativo delle persone con autismo. Un traguardo da raggiungere attraverso l’impegno delle imprese e un cambiamento globale di mentalità in base al quale le aziende non assumono più persone con disabilità solamente perché la legge impone loro delle quote, ma lo fanno perché li considerano portatori di specifiche qualità utili allo stesso business.

Secondo le analisi di alcuni esperti, nel mondo circa l’un percento della popolazione ha un qualche forma di disturbo dello spettro autistico. Questo equivale a 68 milioni di persone che soprattutto nel settore hi-tech possono fare la differenza.

Come conferma in un’intervista a West Thorkil Sonne, fondatore di Specialisterne: l’organizzazione, nata originariamente in Danimarca, è oggi presente con il suo staff di consulenti che facilitano l’ingresso delle persone con autismo nel mondo del lavoro in numerosi paesi tra cui Stati Uniti, Canada, Spagna, Germania, Regno Unito, Polonia, Irlanda, Svizzera e tanti altri ancora.

Per l’esperienza maturata nel corso del tempo Specialisterne è stata contattata da colossi dell’informatica e del software del calibro di SAP e Microsoft nonché realtà più piccole come Auticon in Germania e Passwerk in Belgi che vengono supportate attraverso specifici training nel processo di inserimento di personale che presenta problemi dello spettro autistico. Una caratteristica che dona loro capacità straordinarie, sopratutto nel campo scientifico, che vanno dalla sorprendente abilità a conservare informazioni, all’attitudine di concentrarsi e di individuare problemi ed errori, nonché all’eccellente familiarità con numeri e codici.

Per Thorkil Sonne “negli Stati Uniti c’è una mentalità più aperta su questo tema tanto che sono le stesse imprese a chiedere il nostro supporto. Negli altri paesi, invece, è spesso Specialisterne a prendere l’iniziativa di contattare le aziende”.

Relativamente all’Italia Thorkil Sonne ammette che al momento “nessuna grande società ci ha chiesto di essere il loro partner di fiducia per aiutarli a inserire personale con autismo in posti di lavoro che ben si adattano al loro genere di business.”

Ma si dice interessato ad avviare attività di formazione nel nostro Paese, anche attraverso il coinvolgimento di organizzazioni sociali e università. Non appena un’impresa nostrana si accorga finalmente del prezioso contributo che possono apportare alla propria azienda i lavoratori con autismo