Fonte www.superando.it – «Nelle ultime settimane, la cronaca, ma prima ancora l’attività ispettiva e di monitoraggio del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), hanno reso evidente ciò che la nostra Federazione ripete da anni: la qualità della specializzazione didattica per il sostegno può essere compromessa da un lato dall’assenza di titoli reali, dall’altro dall’attività di enti non autorizzati né preparati per il rilascio degli stessi titoli. Per tacere sui titoli falsi oggetto per altro di recenti indagini in Calabria».
Lo si legge in una nota diffusa dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), il cui presidente nazionale Vincenzo Falabella dichiara di «approvare l’intervento del Ministero che ha bloccato alcuni incongrui titoli di specializzazione per il sostegno all’inclusione didattica degli alunni con disabilità rilasciati da enti non autorizzati. Infatti, il danno per le persone con disabilità e la credibilità stessa del sistema di inclusione sarebbe stato grave». Bene, dunque, fino a qui, e tuttavia, secondo la FISH, il Ministero stesso non è intervenuto con altrettanta rapidità sulle Sospensive rilasciate dal Consiglio di Stato contro il rifiuto del Tribunale Amministravo Regionale (TAR) del Lazio, circa la richiesta di ammissione ai corsi di specializzazione per il sostegno da parte di docenti privi dei requisiti di ammissione ai corsi stessi.
È pertanto su tale lacuna che la Federazione richiama l’attenzione del Ministero: «È necessario – prosegue infatti la nota – presentare velocemente, tramite l’Avvocatura dello Stato, la richiesta di anticipata trattazione nel merito dei ricorsi presentati al TAR Lazio, poiché solo così si chiarirebbe, opportunamente e prima della fine dei corsi di specializzazione, se i docenti avessero o meno diritto a frequentare i corsi. Se infatti essi non possedevano i requisiti, la loro specializzazione, a corsi ormai da tempo avviati rischia di ammettere a questa specifica attività didattica docenti non correttamente preparati per il sostegno e quindi forieri di verosimili danni educativi agli alunni con disabilità».
*Cui Anffas Onlus aderisce
Fonte www.inclusion-europe.org – È ormai assodato, purtroppo, che le donne e le ragazze con disabilità sono maggiormente a rischio di diventare vittime di violenza, negligenza o sfruttamento, un rischio che aumenta nel caso si tratti di disabilità intellettive poichè diminuisce la possibilità di difendersi e questo è anche il motivo per cui è importante che “Le ragazze e le donne con disabilità intellettive conoscano i loro diritti” e che ci sia sensibilizzazione sul tema relativo all’uguaglianza di genere: questo è quanto ha sottolienato Thérèse Kempeneers-Foulon, ex presidente di Inclusion Europe e membro del consiglio di amministrazione ed ex direttore di Inclusion asbl, durante l’audizione pubblica della Commissione per i Diritti della Donna e l’Uguaglianza di Genere (FEMM Committee) del Parlamento Europeo sul tema “La situazione e diritti delle donne con disabilità” del mese scorso.
L’audizione era stata organizzata per fornire input per la relazione di iniziativa su questo argomento su cui il Comitato lavorerà nel 2018.
Per informazioni clicca qui
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, prevista il 25 novembre p.v. e indetta dall’ONU nel 1999, che quest’anno ha come tema “Leave no one behind: end violence against women and girls”, ossia “Non lasciare nessuno indietro: stop alla violenza contro le donne e le ragazze”, ci saranno anche le donne con disabilità in prima linea.
Parteciperanno anche loro, infatti, alla manifestazione nazionale “Non una di meno” che si svolgerà a Roma il 25 novembre alle ore 14 a Piazza della Repubblica.
Quella delle donne con disabilità – spesso doppiamente vittime di violenza, perché donne e perché persone con disabilità – rappresenterà una voce forte ed importante contro ogni forma di discriminazione e violenza.
La locandina della manifestazione è disponibile qui
Fonte comunicato stampa Fish* – È in fase di definizione il Contratto nazionale di servizio RAI per i prossimi anni 2018 – 2022. Si tratta di un atto particolarmente rilevante nell’ambito della regolazione della qualità e la strategia dell’informazione e dell’intrattenimento nel nostro Paese, almeno per la parte gestita dalla radiotelevisione pubblica.
La Commissione di Vigilanza RAI ne sta valutando il testo e sta raccogliendo pareri con specifiche audizioni.
Questa mattina (17 novembre u.s.) è stata audita anche la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, ovviamente interessata a questi temi che condizionano direttamente e indirettamente la qualità della vita delle persone con disabilità.
“I nostri rilievi rappresentano una stroncatura ad un testo che riteniamo, almeno per la disabilità, vecchio nel linguaggio e nello spirito, oltre che inadeguato nelle garanzie. – anticipa Vincenzo Falabella, Presidente della FISH – Il testo presentato rappresenta addirittura un arretramento rispetto al passato, in particolare se si considera l’avanzamento tecnologico ormai disponibile e la produzione normativa nazionale, UE e internazionale in materia di diritto di accesso all’informazione.”
Ed in effetti già i principi ispiratori espressi nell’articolo 6 presentano evidenti lacune rispetto al contrasto al pregiudizio, all’odio legato al genere, alla disabilità, alla provenienza, alla discriminazione multipla, agli stereotipi.
La previsione di un monitoraggio relativo al rispetto della “Dignità della persona” (art. 23) prefigura solo l’obiettivo “di verificare la rappresentazione non stereotipata del ruolo della donna e della figura femminile nei diversi ambiti della società”, il che è sicuramente importante ma piuttosto limitato, visti gli stereotipi di cui sono oggetto le persone con disabilità. Per la discriminazione di genere viene previsto un responsabile; per le altre tipologie di discriminazione non vi è analoga figura. Ma assai deboli sono anche le garanzie di accessibilità delle trasmissioni televisive e radiofoniche, delle piattaforme web, della produzione multimediale. Per quest’ultima si esprime, in questa e in altre parti, il generico intento di renderla “sempre più fruibile”, guardandosi bene dal definire obiettivi minimi di servizio.
Analoga genericità riguardo alle audiodescrizioni per i non vedenti: l’articolo 23 prevede di aumentarne la disponibilità il che è piuttosto semplice visto che attualmente – stando al più recente rapporto di AGCOM – solo il 5% delle ore trasmesse sono audiodescritte, tralasciando commenti su quali trasmissioni sia garantito il servizio.
“I servizi del futuro immediato transiteranno sempre più sul web, in streaming, in biblioteche multimediali. – commenta Vincenzo Falabella – Anche in questo caso le garanzie di fruibilità ed accessibilità per persone con disabilità sensoriale o cognitiva sono assai aleatorie rendendo palpabile e prevedibile il rischio di nuove esclusioni.”
*Cui Anffas Onlus aderisce
Fonte Fish – Federazione Italiana Superamento Handicap* – Sarà presentata il 22 dicembre 2017 a Roma, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Via Santa Maria in Via 37, la European Disability Card, una unica Card In Italia e in Europa per le persone con disabilità che consentirà di accedere a benefici e agevolazioni al sistema dei trasporti e alle proposte di carattere culturale, sportivo e ricreativo.
La card permetterà l’accesso agevolato alle persone con disabilità a tutti i servizi in tutti i Paesi membri dell’UE che hanno aderito alla call europea (Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Slovenia e Romania) L’unificazione dei criteri e delle modalità di accesso a musei, cinema, attrattive culturali e trasporti, semplificherà la vita ai cittadini europei con disabilità e alle amministrazioni pubbliche e private dei servizi coinvolti, oltre che incidere nel settore del turismo.
Per informazioni: www.disabilitycard.it
Si chiama Empower Us ed è un gruppo internazionale di Self-Advocates costituito grazie ad Inclusion International che ha come obiettivo la creazione di una grande rete di AutoRappresentanti nel mondo.
In tale ottica Empower Us dà consigli e supporto a tutti gli AutoRappresentanti, alle famiglie e alle organizzazioni che lavorano per l’AutoRappresentantanza e per sviluppare ancora di più questa rete, Empower Us sta cercando nuovi Self-Advocates che vogliano entrare in un gruppo di azione e che potranno così condividere le proprie conoscenze, competenze e esperienze, costruire reti e sostenere e consigliare gli altri AutoRappresentanti, le famiglie e le organizzazioni in tutto il mondo.
I nuovi rappresentanti contribuiranno a produrre risorse e strumenti per la Self Adovocay internazionale, con la possibilità di condurre anche formazione e partecipare a scambi di esperienze. La ricerca è rivolta in particolare ad AutoRappresentanti che:
• siano leader e formatori esperti
• facciano parte di un’organizzazione di Self-Advocacy o di una rete che funziona a livello nazionale o internazionale
• abbiano un sostegno costante
• abiano tempo e capacità di lavorare con noi per un tot di ore settimanali
• siano entusiasti e disposti a lavorare come parte di una squadra
• comprendano i grandi problemi delle persone con disabilità intellettive
• abbiano accesso a e-mail e Skype
Per maggiori informazioni e per candidarsi, è possibile leggere il documento dedicato (in lingua inglese) cliccando qui e mandare una e-mail all’indirizzo empowerus@inclusion-international.org
Fonte www.edf-feph.org – Si svolgerà dal 16 al 17 novembre in Svezia il Social Summit, incontro che riunirà i capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea per discutere di temi fondamentali per il futuro di tutti i cittadini europei. L’incontro è infatti dedicato a occupazione e crescita ma il fulcro di tutto sarà il Pilastro Europeo dei Diritti Sociali, strumento volto a rafforzare sistema della protezione sociale e per il quale il presidente Junker, nel settembre scorso, ha auspicato la piena adesione di tutti gli Stati Membri al fine di evitare frammentazione.
A tal proposito, prenderà parte come membro della Social Platform anche il presidente dello European Disability Forum che illustrerà i messaggi dell’EDF basati della recente risoluzione dello stesso Forum sul Pilastro Europeo dei Diritti Sociali (clicca qui per maggiori informazioni in merito)