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NOVITÀ SCUOLA. COME VERRANNO VALUTATI GLI STUDENTI CON DISABILITÀ, DSA E BES

Fonte www.disabili.com – Come sottolineato spesso, il decreto n. Maglie Basket 66/17, è dedicato esplicitamente all’inclusione scolastica; tuttavia, altre importanti implicazioni sono contenute nel decreto n.

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  • 59, riguardante la formazione dei docenti per il sostegno didattico e nel decreto n. nike scarpe 2017 62/17, concernente la valutazione nel primo ciclo ed esami di stato.

    Sulla tematica nei mesi scorsi si era acceso un vivace dibattito in quanto, nel testo presentato in bozza, era previsto il conseguimento del diploma di primo grado solo in caso del superamento di prove d’esame di tipo equipollente, ricalcando in qualche modo quanto previsto per gli esami finali delle scuole di secondo grado.

    Dopo diverse segnalazioni, il Miur si era impegnato a rivedere il testo del decreto per garantire il conseguimento del titolo a tutti gli alunni con disabilità, anche in caso di prove non equipollenti, così come previsto già nelle norme precedenti.

    Quali sono dunque le disposizioni sulla valutazione contenute nel decreto n. 62?

    PRIMO CICLO – Alla valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità e disturbi specifici di apprendimento nel primo ciclo è dedicato l’art. 11 del decreto. In esso si indica che la valutazione è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base dei documenti previsti dalla L. 104. Nella valutazione degli alunni con disabilità i docenti perseguono l’obiettivo dello sviluppo delle potenzialità nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. L’ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione avviene tenendo a riferimento il Piano Educativo Individualizzato. adidas ultra boost męskie

    Gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate con il supporto di misure compensative o dispensative o con adattamenti della prova, oppure possono essere esonerati; sostengono le prove di esame finale con l’uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché con ausili tecnici utilizzati nel corso dell’anno scolastico per l’attuazione del PEI. Nike Air More Uptempo Per lo svolgimento dell’esame, la sottocommissione, sulla base del PEI, predispone, se necessario, prove differenziate idonee a valutare il progresso degli alunni in rapporto alle loro potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Adidas Superstar Schoenen Dames Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma finale.

    Agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami viene rilasciato un attestato di credito formativo utile per la frequenza della scuola secondaria di secondo grado o dei corsi di istruzione e formazione professionale, ai soli fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi.

    Per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) la valutazione degli apprendimenti dev’essere coerente con quanto previsto nel Piano Didattico Personalizzato (PDP); è prevista l’applicazione di misure dispensative e di strumenti compensativi. kyrie 1 pas cher Per l’esame di Stato conclusivo la commissione può prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari e l’utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici.

    Se è prevista la dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, in sede di esame di Stato, la sottocommissione stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva. In casi di particolare gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, gli alunni, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, sono esonerati dall’insegnamento delle lingue straniere. In sede di esame di Stato sostengono prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma. Ciò rappresenta una novità, in quanto non previsto in precedenza. Gli alunni con DSA partecipano alle prove standardizzate e possono disporre di strumenti compensativi.

    SECONDO CICLO – Alla valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità e disturbi specifici di apprendimento nel secondo ciclo è dedicato l’art. 20 del decreto. Gli studenti con disabilità sono ammessi a sostenere l’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo e il consiglio di classe stabilisce la tipologia delle prove d’esame e se le stesse hanno valore equipollente. La commissione d’esame predispone una o più prove differenziate, in linea con gli interventi educativo-didattici attuati sulla base del PEI e con le modalità di valutazione in esso previste.

    Tali prove, ove di valore equipollente, determinano il rilascio del titolo di studio conclusivo del secondo ciclo di istruzione.

    Per la predisposizione, lo svolgimento e la correzione delle prove d’esame, la commissione può avvalersi del supporto dei docenti e degli esperti che hanno seguito la studentessa o lo studente durante l’anno scolastico. Può essere assegnato un tempo differenziato per l’effettuazione delle prove. In caso di prove non equipollenti a quelle ordinarie o nei casi in cui gli alunni non partecipino agli esami o non sostengano una o più prove, viene rilasciato un attestato di credito formativo recante gli elementi informativi relativi al corso di studi seguito.

    Gli studenti con disabilità partecipano alle prove standardizzate con eventuali misure compensative o dispensative, oppure con specifici adattamenti della prova.

    Gli studenti con Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA) sono ammessi a sostenere l’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo, tenendo conto di quanto previsto nel PDP. Chaussures Nike La commissione d’esame tiene in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive adeguatamente certificate. Madison Bumgarner Authentic Jersey Nello svolgimento delle prove scritte, i candidati con DSA possono utilizzare tempi più lunghi e strumenti compensativi.

    Per i candidati che hanno seguito un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte di lingua straniera, la commissione, nel caso in cui la lingua straniera sia oggetto di seconda prova scritta, sottopone i candidati a prova orale sostitutiva. In casi di particolare gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, gli studenti, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, sono esonerati dall’insegnamento delle lingue straniere; in sede di esame di Stato sostengono prove differenziate, non equipollenti a quelle ordinarie, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell’attestato di credito formativo. Canotte Philadelphia 76ers Gli studenti con DSA partecipano alle prove standardizzate con il supporto di adeguati strumenti compensativi coerenti con il PDP.

    Il testo del decreto conferma dunque le prassi contenute nelle norme previgenti e introduce alcune novità.

    Rileviamo alcune incertezze, come ad esempio l’uso del termine differenziato talvolta inteso come sinonimo di personalizzato. Non si fa menzione degli alunni con altri Bisogni Educativi Speciali, individuati dalle scuole o con una diagnosi, sui cui invece, in base alle disposizioni degli ultimi anni, si sono aperte possibilità di personalizzazione.

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    NOVITÀ AL NOMENCLATORE TARIFFARIO E AUSILI DALLA “MANOVRINA”

    Fonte www.disabili.comNella giornata del 31 maggio 2017 la Camera ha approvato (con voto di fiducia) gli emendamenti al testo della “manovrina” (Ddl di conversione del DL 50/2017),

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  • disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali e altro, nike air max thea uomo che dovrà posi passare al Senato dopo l’ok delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio.

    Il testo licenziato dalla commissione Bilancio registra alcune novità che interesseranno anche le persone con disabilità.

    In particolare, chaussures de foot umbro l’Articolo30-bis (Disposizioni in materia di livelli essenziali di assistenza) fa riferimento al Dpcm sui nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (DPCM 12 gennaio 2017) e sul Nomenclatore tariffario degli ausili e delle protesi.

    L’emendamento 30.4 prevede che le regioni dovranno indire procedure pubbliche per individuare il tecnico abilitato che provveda all’individuazione e alla personalizzazione degli ausili più adatti contenuti degli elenchi 2A e 2B del Nomenclatore (ausili “di serie” nei quali troviamo anche le carrozzine superleggere, Nike Air Max 2017 Heren blauw ad esempio, ndr) con l’introduzione delle modifiche necessarie alle specifiche esigenze degli assistiti con disabilità grave e complessa.

    Inoltre si prevede che se fra sedici mesi, nike air max 2017 pas cher femme anche a seguito di audizioni delle associazioni di persone con disabilità, si dovesse verificare che le procedure pubbliche di acquisto per gli ausili degli elenchi 2A e 2B dell’allegato 5 al DPCM 12 gennaio 2017 non hanno consentito di soddisfare le esigenze delle persone con disabilità, nike damskie buty czarne ne venga proposto il trasferimento nell’elenco 1 (su misura) a regime tariffario (quindi con la possibilità di libera scelta del fornitore e partecipazione nella scelta del si positivo da parte dell’utente), senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. New Balance 997.5 damskie Si tratta di uno dei sei punti chiesti dalla Commissione Affari Sociali nel suo parere rispetto al testo del Governo.

    Su questo provvedimento,

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  • Filomena Gallo e Marco Gentili, rispettivamente Segretario e co-presidente dell’associazione Luca Coscioni, pur plaudendo all’emendamento, Canotte Los Angeles Clippers chiedono un maggiore sforzo al Ministro Beatrice Lorenzin per garantire il diritto agli ausili delle persone con disabilità complesse.

    Altra novità per cittadini con disabilità arriva dal fronte lavoro: l’articolo 55-bis aumenta di 58 milioni per il 2017 lo stanziamento del Fondo per il diritto al lavoro delle persone con disabilità (dagli anni 2016 e 2017,

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    DALLA WEB TAX 100 MILIONI PER LE POLITICHE SOCIALI E LA NON AUTOSUFFICIENZA

    Fonte www.vita.it Nella manovra arrivano 100 milioni di euro ad integrare il Fondo per le Non Autosufficienze e il Fondo per le Politiche Sociale. nike air max tn hombre Lo prevede l’articolo 1-bis comma 15 della manovra approvata alla Camera, che ora passa al Senato (l’articolo è sulla Procedura di cooperazione e collaborazione rafforzata).

    I fondi vengono dalla neonata “tassa sul web”.

    «Le entrate risultanti dal monitoraggio di cui al comma 14 sono destinate, anche mediante riassegnazione, al Fondo per le non autosufficienze, di cui all’articolo 1, comma 1264, della legge 27 dicembre 2006, n. asics gel pulse 8 damskie 296, e al Fondo nazionale per le politiche sociali, di cui all’articolo 20, comma 8, della legge 8 novembre 2000, n. Nike Air Max Flyknit Dames 328, per un ammontare non inferiore a 100 milioni di euro annui, e per la restante parte al Fondo per la riduzione della pressione fiscale, di cui all’articolo 1, comma 431, della legge 27 dicembre 2013, n.

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  • 147», recita il passaggio.

    Si tratta di «almeno 100 milioni», precisa l’onorevole Donata Lenzi (Pd), «potrebbero anche essere di più».

    Non si tratta però – è bene chiarirlo – di un parziale recupero del taglio di 211 milioni di euro ai danni del Fondo per le Politiche Sociali conseguente all’Intesa Stato Regioni dei mesi scorsi. nike buty dziecięce Queste risorse, ha ricordato nel dibattito l’onorevole Stefania Prestigiacomo, «le vedremo a partire dal 2018 e dunque non sanano in alcun modo il taglio perpetrato ai danni di questi fondi per l’anno 2017.

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  • Nonostante il Governo abbia più volte espresso la volontà di reintegrare le risorse decurtate, con questo provvedimento ha perso un’occasione per provvedere quanto prima al ripristino della dotazione di fondi vitali per le politiche sociali del nostro Paese». Nike KD Trey 5 III

    Anche Delia Murer (Mpd) ha portato l’attenzione oggi sul tema del reintegro dei Fondi, con un ordine del giorno su cui il Governo ha dato parere negativo e respinto dall’Aula: con questo ordine del giorno si chiedeva di intervenire sul tema del taglio al Fondo per le politiche sociali e per le non autosufficienze

    «Nell’esame in Commissione si è ritenuto di vincolare maggiori entrate per 100 milioni per il Fondo per le non autosufficienze e per le politiche sociali. Terrelle Pryor – Ohio State Buckeyes Noi chiediamo al Governo di cambiare il parere sull’ordine del giorno perché più volte il Governo si era impegnato, anche in question time, a riempire completamente il Fondo, e non con ipotetiche entrate che non siamo sicuri ci saranno e non sapremo quando ci saranno.

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  • Il nostro ordine del giorno chiede al Governo di prevedere di riassegnare queste risorse pienamente e che da subito ci sia un reintegro dei due fondi».

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    DIPARTIMENTO PARI OPPORTUNITÀ: PRESENTATO UN NUOVO BANDO

    Fonte www.pariopportunita.gov.it – La sottosegretaria Maria Elena Boschi, asics pas cher con delega alle pari opportunità,

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  • ha presentato durante una visita alla Casa della Divina Provvidenza di Torino,

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  • il bando pubblico di 3 milioni di euro destinato a promuovere e sostenere interventi finalizzati all’affermazione delle pari opportunità per le persone con disabilità nel mondo dell’impresa, asics scarpe uomo dell’arte, Maglie Detroit Pistons della cultura e dello sport. Con questo bando il Dipartimento intende promuovere e sostenere interventi rivolti alla affermazione delle pari opportunità nel campo dell’impresa privata, Air Max 90 VT dell’arte e cultura, nike air max 1 pas cher e dello sport.

    Durante la visita la Sottosegretaria Boschi ha incontrato gli ospiti della struttura del Cottolengo conoscendo le diverse realtà che la compongono ed è stata anche l’occasione per illustrarle il progetto,

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  • già finanziato dal Dipartimento pari opportunità,

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    POLITICHE SOCIALI UMILIATE: TAGLI PESANTI AI FONDI

    “È un pessimo segnale per il futuro delle politiche sociali in Italia.

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  • Un colpo assestato dopo aver fatto balenare l’ipotesi di progettare e costruire livelli essenziali di assistenza in ambito sociale validi in tutto il Paese, di definire un Piano per la non autosufficienza, di aprire una stagione in cui l’attenzione all’inclusione sociale fosse significativa e unificante.” È il commento del Presidente FISH* Vincenzo Falabella alla lettura della risposta all’interrogazione parlamentare dell’onorevole Donata Lenzi. Amari Cooper Alabama Football Jerseys Il Ministero del Lavoro conferma che – in seguito ad un’intesa che ha visto convergere Stato e Regioni del 22 febbraio scorso – i trasferimenti di alcuni fondi alle Regioni a statuto ordinario verranno ridotti per esigenze di bilancio. Fra questi il Fondo più pesantemente colpito è quello Nazionale per le Politiche Sociali che passa nel 2017 da 313 a 99 milioni portandolo vicino al minimo storico. sac kanken Ma anche il Fondo per le Non Autosufficienze verrà ridotto a 450 milioni, perdendo 50 milioni.

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  • “Nella risposta scritta il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sembra prendere le distanze da una decisione che indica come assunta da Regioni e Ministero dell’Economia – prosegue Vincenzo Falabella – ma per noi è rilevante l’esito e gli effetti di questa decisione che ha visto protagonisti gli assessori al bilancio ed i presidenti delle Regioni e il MEF. Peraltro lo specifico Tavolo per le non autosufficienze, di cui fanno parte oltre a FISH altre organizzazioni e sindacati, non ha ricevuto alcuna comunicazione di questa grave novità appresa da altri canali. nike internationalist donna Questo incide negativamente sulla qualità delle interlocuzioni in essere.”

    La dura reazione di FISH, a cui è da ritenere ne seguiranno altre, potrebbe mettere in seria difficoltà il Ministro e l’Esecutivo anche su altri temi di rilevanza per le politiche sociali.

    “Gli effetti di questa intesa, oltre ai danni materiali che si faranno sentire soprattutto nelle regioni del Sud, passano sopra molte teste, oltre a quelle delle persone con disabilità e delle loro famiglie: è lo stesso Parlamento ad essere ignorato.

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  • Quei Fondi sono stati incrementati o garantiti dopo ampie discussioni in Camera e Senato. nike air max chaussure pas cher È ai Parlamentari che facciamo appello per avere adeguato sostegno. nike air max 90 donna E lascia stupefatti l’atteggiamento delle Regioni che compensano le loro mancate revisioni della spesa accettando di rinunciare a parti consistenti dei trasferimenti sul sociale.

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    EUROPE IN ACTION, CHIUSA L’EDIZIONE 2017

    Si è chiusa il 3 giugno l’edizione 2017 di Europe In Action, l’assemblea annuale di Inclusion Europe che quest’anno si è svolta a Praga e a cui ha preso parte anche Anffas Onlus rappresentata dalla consigliera nazionale Cristina Schiratti.

    Il tema è stato “Love, life and friendship”, chaussures air max pas cher ossia “Amore,

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  • vita e amicizia” e di conseguenza molti sono stati i temi importanti e significativi di cui si è discusso: sessualità, nike air max 1 ultra essential femme diritto alla genitorialità, Vêtements Armani Pas Cher diritto ad avere una vita privata e relazioni sentimentali, Zapatillas New Balance Online ecc, Womens Air Jordan 14 il tutto distribuito in 5 sessioni plenarie e 20 workshops.

    Si è parlato anche dello European Pillar of Social Rights – il Pilastro Europeo dei Diritti Sociali di cui abbiamo parlato anche nella nostra news -, bns gold dell’Accessibility Act e del continuo finanziamento agli istituti, nike internationalist hombre una pratica che deve assolutamente cessare (Inclusion Europe infatti, Cheap Nike Air Max UK sostiene la call del Mental Disability Advocacy Centre volta a tale scopo).

    È stato anche celebrato il cinquantennale dell’associazione Lebenshilfe Austria e congratulazioni sono arrivate anche per Maureen Piggott, Maglia Dwyane Wade la presidente di Inclusion Europe,

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    BAMBINI “SPECIALI” IN ATTESA DI ADOZIONE

    Fonte www.superabile.itSono tanti i bambini con disabilità che avrebbero bisogno di una famiglia. Nike Schoenen Goedkoop Nell’attesa, vivono in strutture sanitarie, in cui rischiano di passare tutta la vita. Questo lo sapevamo: gli ultimi dati del Dipartimento per la Giustizia Minorile parlano di almeno trecento minori con disabilità in attesa di adozione.

    Quello che forse non sappiamo è che ci sono anche tante famiglie disposte ad accoglierli. Quel che manca è la comunicazione, il contatto, una modalità d’incontro tra chi chiede aiuto e chi vorrebbe offrirlo.

    Ce lo racconta l’esperienza di una onlus nata, un paio d’anni fa, proprio per creare questo contatto, da un lato andando a cercare le famiglie disponibili, dall’altro andando letteralmente a scovare i bambini con disabilità che aspettano di essere accolti. asics buty sklep Una volta creato “l’abbinamento”, la procedure è, almeno in teoria, “d’urgenza”: tempi più brevi e requisiti più “leggeri” rispetto alle adozioni “normali”. nike air max pas cher Nel caso di queste “speciali” possono adottare anche i single. E non c’è il vincolo dell’età. Eppure sono ancora tanti i bambini “con bisogni speciali” (per lo più con disabilità, ma non solo) che attendono una famiglia, di cui avrebbero particolarmente bisogno.

    Ne è convinta Emilia Russo, mamma e volontaria tempo pieno di “Dalla parte dei bambini” (dallapartedeibambinisegreteria@gmail.com), la onlus che si pone proprio l’obiettivo di facilitare l’incontro tra questi bambini e chi è pronto ad accoglierli. “Dobbiamo superare l ‘idea che non ci siano famiglie disponibili ad affrontare l’impresa, per quanto difficile, di accogliere un bambino con bisogni speciali. Di queste famiglie ce ne sono tante e noi ci siamo date il compito di andare a trovarle”.

    C’è una costola dell’associazione, che si chiama “Affidiamoci”, che si occupa in particolare di single, per fare in modo che anche questi abbiano la possibilità – riconosciuta loro dalla legge – di accogliere questi bambini.

    E poi c’è la onlus, con la sua sede centrale a Udine e le varie sedi distaccate, che opera attraverso diversi progetti. “C’è ‘Aiutiamoci’ – ci racconta Emilia Russo – che attiva un sostegno tra famiglie nel momento in cui una di queste sia in temporanea difficoltà. E poi c’è ‘Prontamente’, una sorta di servizio di pronta accoglienza, tramite un gruppo di famiglie ‘pronte’, appunto, ad accogliere immediatamente il minore che abbia una situazione di urgenza”.

    E c’è, sopratutto, il gran lavoro di costruzione di rete e contatti: “Sopratutto con i tribunali e i servizi sociali, con cui dobbiamo muoverci sempre in punta di piedi, per conquistare la loro fiducia. Una volta che ci conoscono e che accettano l’aiuto che possiamo offrire, ci segnalano i casi dei bambini e noi iniziamo la ricerca”. Ricerca che si svolge innanzitutto “tra le famiglie che già ci hanno manifestato la loro disponibilità: sono tante quelle che ci contattano, per manifestare il loro desiderio di accogliere un bambino ‘speciale’. Sono consapevoli delle difficoltà e pronte ad affrontarle. E noi facciamo di tutto per conoscerle una per una, comprendere insieme a loro cosa e quanto possano offrire e valutare, di volta in volta, se siano adatte al caso che ci viene segnalato”.

    Qualora non si trovi subito, tramite questa rete di conoscenza, le famiglia giusta per il bambino, allora viene pubblicato un “appello”: è questo lo strumento fondamentale di cui la onlus si serve per “scovare” la famiglia giusta.

    “Abbiamo delle linee guida per la scrittura di questi appelli, che devono dire il necessario, ma nulla di più, nel rispetto della privacy del minore. Maglie Basket Pubblichiamo e diffondiamo questi appelli su internet e sui social: le famiglie ci contattano per avere più informazioni e farsi conoscere. cheap jordans uk Quando ne troviamo una che ci sembra adatta, scriviamo una presentazione per il tribunale o i servizi sociali, che valuteranno il caso e procederanno eventualmente all’affidamento”.

    Il compito dell’associazione, in teoria, finisce qui, quando la “palla” passa a giudici e assistenti sociali. In realtà, però, “le famiglie restano nella rete, ricevono supporto e a loro volta ne danno all’associazione, moltiplicando così le energie a disposizione della onlus. Buty Adidas Męskie Tutto questo complicato lavoro è portato avanti da Emilia e dalle sue amiche – “non posso chiamarle colleghe”, ci dice – a titolo volontario, ma praticamente a tempo pieno.

    “I miei tre figli mi dicono che ho il telefono incorporato – ci racconta – perché in effetti la maggior parte del lavoro consiste in telefonate con le famiglie e con i servizi. goedkoop nike air max 2016 Ero un avvocato, prima del terzo figlio. Poi, con mio marito, abbiamo deciso di rinunciare a tante cose materiali, per poterci dedicare a questo compito, in cui crediamo molto: accogliere bambini con particolari bisogni”.

    Oggi Emilia di figli ne ha 3: due biologici e uno adottato. “Aveva 11 mesi, nella sua relazione era descritto come ‘autistico e idrocefalo’. Ma aveva semplicemente vissuto sempre in istituto, con 9 educatori che gli ruotavano accanto ogni giorno. Danny Amendola Jersey Oggi F. ha 9 anni – ci racconta ancora Emilia -, continua ad avere qualche difficoltà nella gestione delle emozioni, ma non ha neanche bisogno del sostegno a scuola. F.