Il Ministero del Lavoro ha dunque licenziato la bozza di decreto che dovrebbe rivedere le disposizioni sui cosiddetti esoneri parziali per le aziende obbligate all’assunzione dei lavoratori con disabilità .
Quella dell’esonero parziale è un’opportunità ammessa dalla Legge 68/1999, in casi eccezionali e che consente alle aziende, in particolari situazioni, di essere parzialmente sollevate dagli obblighi di assunzione, a fronte di versamenti onerosi nemmeno troppo gravosi.
Purtroppo, negli anni, per questa opportunità le maglie sono state sempre più larghe, nonostante le reiterate proteste delle associazioni e del sindacato.
Dal nuovo decreto ci si attendeva che vi fosse un deciso intervento restrittivo e di buon senso per restituire posti di lavoro e un impiego dignitoso a migliaia di persone con disabilità .
Purtroppo il testo del decreto che verrà sottoposto il 24 gennaio alla Conferenza Stato Regioni tradisce ampiamente queste aspettative.
“Il testo del decreto allarga ancora le maglie degli esoneri parziali, consente nuove e più ampie scappatoie, beffando le aspettative delle migliaia di persone con disabilità escluse dal mondo del lavoroâ€. Così, molto duramente, commenta Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, dopo la lettura del decreto.
“Chiediamo alla Conferenza Stato Regioni, chiamata ad esprimere un parere vincolante sullo schema di decreto, di respingere il documento e di chiederne una nuova e più garantista stesura. Anche alle Regioni conviene contare su Cittadini inclusi al lavoro, anziché persone discriminate da affidare ai servizi sociali per interventi tristemente riparatoriâ€.
23 gennaio 2013
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FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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“È un atto gravissimo: INPS si sostituisce al Parlamento, assume decisioni politiche, incidendo sulla vita delle persone revocando pensioni di 270 euro al meseâ€. Questo il pesante commento di Pietro Barbieri, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap a commento della Circolare di fine anno (n. 149, 28 dicembre 2012) con la quale INPS fissa i nuovi importi di pensioni e indennità per gli invalidi civili.
Quest’anno c’è una negativa novità che riguarda gli invalidi civili al 100% titolari di pensione di invalidità . Fino ad oggi il limite reddituale considerato è quello relativo ai redditi strettamente personali. Dal 2013 verrà considerato anche quello del coniuge.
Questa decisione amministrativa di INPS non si basa su alcun dettato normativo, ma su una Sentenza della Corte di Cassazione, nemmeno pronunciata a sezioni unite, del 2011 (Sezione Lavoro 25 febbraio 2011, n. 4677) peraltro di segno contrario ad altri pronunciamenti della stessa Corte.
La conseguenza immediata è che gli invalidi totali titolari, assieme al coniuge, di un reddito lordo annuo superiore a 16.127,30 euro, perderanno il diritto alla pensione (275,87 euro al mese).
Da rilevare che, al contrario, per gli invalidi parziali, per i sordi e i ciechi, il limite reddituale considerato continua ad essere quello personale (elemento di disparità di trattamento).
“Questa è una decisione politica che colpisce i più poveri espropriandoli di una pensione dall’importo risibile. È una decisione che provoca inaccettabili ripercussioni oltre a insostenibili disparità di trattamento. Chiediamo ai partiti in campagna elettorale di dare un segno immediato esigendo l’immediata sospensione di questo atto contrario ad ogni regola democratica e morale. Chiediamo anche chiarezza rispetto ai meccanismi di assunzione di tale provvedimento: vogliamo sapere chi, dall’interno dei Ministeri responsabili, abbia avallato questa iniqua decisione.â€
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31 dicembre 2012
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Qualche settimana fa, in seguito ad una drammatica manifestazione, alcune persone malate di Sclerosi Laterale Amiotrofica furono ricevute dal Sottosegretario all’Economia Polillo. L’istanza era molto chiara: prevedere un finanziamento di ulteriori 200 milioni di euro per il Fondo per la non autosufficienza, che sarebbe così salito a 400 milioni di euro.
Polillo, complice anche la notevole enfasi mediatica, rassicurò il “Comitato 16 novembre†che il Governo avrebbe trovato, nella Legge di Stabilità , la copertura per quel Fondo. All’incontro era presente anche il Senatore Marino che, da parte sua, offrì la garanzia di riuscire ad identificare in pochi giorni, anche ricorrendo ai NAS, il numero delle persone non autosufficienti in assistenza continua che usino apparecchi medicali salvavita.
Circa la credibilità delle due asserzioni, la FISH ha sempre nutrito ed espresso forti perplessità , continuando quindi a mantenere interlocuzioni parlamentari e tentando di garantire un sostegno da parte dei Senatori chiamati ad esaminare la Legge di Stabilità .
In Commissione Bilancio il Governo (Polillo incluso) non ha presentato dapprima alcun emendamento per integrare il Fondo per la non autosufficienza; poi, su pressioni di alcuni parlamentari del solo PD, ha inserito la disponibilità virtuale di 40 milioni di euro. Questi dovrebbero derivare dalla nuova ondata di controlli sui “falsi invalidi†previsti in misura di 150mila l’anno per tre anni. Una cifra assai improbabile, visto che, nel solo 2012, e per il solo ricorso a medici esterni, l’INPS ha speso 37 milioni di euro deputati proprio a questi controlli. Di fronte ai deboli risultati di una campagna che dura ormai da quattro anni e che ha comportato il controllo già di 800mila persone, ritardi nell’ordinaria amministrazione, centinaia di migliaia di ricorsi, è assai poco credibile la cifra prevista dal Governo. Inoltre, nella migliore delle ipotesi, i “ricavi&! rdquo; derivanti dalle revoche delle pensioni “indebitamente percepite†sarebbero disponibili solo a fine 2013. Questa la “soluzione†governativa.
È solo grazie agli emendamenti di alcuni deputati (PdL e UDC sono stati totalmente assenti da questa iniziativa) che, in extremis, la Commissione ha approvato un emendamento che aggiunge ulteriori 75 milioni di euro al Fondo per la non autosufficienza. In totale escono dalla Commissione Bilancio del Senato 115 milioni (di cui 40 “variabiliâ€) che si aggiungono ai 200 già approvati dalla Camera. In totale, quindi, 315 milioni di euro al Fondo per la non autosufficienza.
“Ancora pochi, ancora insufficienti – commenta Pietro Barbieri, presidente della FISH – ma almeno una inversione di tendenza: negli ultimi due anni, il Fondo era rimasto azzerato e l’ultimo finanziamento risaliva a cinque anni fa accomunato nel suo destino agli altri Fondi per il sociale ridotti in cinque anni del 90%. È solo un punto favorevole da cui ripartire per le nostre iniziative di rivendicazione e proposta.â€
20 dicembre 2012
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Il ricorso al Tar è stato presentato da  una persona con disabilità del comune di Cassano allo Ionio  insieme all’Associazione Anffas Onlus Corigliano ed Anffas Nazionale . L’istanza era stata presentata nel 2010 con risposta negativa per cu si è giunti a chiamare in giudizio l’ente locale.
L’art. 14 della 328/00 ( legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) ha introdotto i progetti individuali i quali devono essere predisposti dai comuni d’intesa con le aziende unità sanitarie , su richiesta degli interessati. Finalità dei progetti è quella di realizzare la piena integrazione delle persone con disabilità ai sensi dell’art. 3  legge n. 104/92.
La Regione Calabria ha emanato già nel novembre 2003 la legge n. 23 ( realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali nella Regione Calabria) in attuazione della legge 328/00.
La stesura del progetto individualizzato determina proprio quella necessaria concertazione voluta dalla l. 328/00 tra persona con disabilità , famiglia, enti locali, enti sanitari e terzo settore che, diversamente, appare difficile raggiungere. La legge prevede la “presa in carico globale della persona con disabilità †e della sua famiglia da parte delle istituzioni competenti, concetto, peraltro fortemente ribadito e richiesto anche dal movimento delle persone con disabilità e di chi le rappresenta.
Ciò, di fatto, non avviene se l’intero nucleo familiare è costretto, in una quotidiana solitudine, a dover sopperire e a dover ricercare i modi per superare le situazioni di bisogno o le necessità di assistenza socio-sanitaria. Non può continuarsi, infatti, a sopportare una politica disgregata di accesso ai servizi sanitari (partecipazione a singoli bandi o necessità di particolari requisiti) ovvero di ricerca di centri di riabilitazione o di altre tipologie di assistenza sanitaria.
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L’auspicio, pertanto, è che dopo questa ennesima pronuncia “pilota†in tema di inclusione delle persone con disabilità , gli enti locali, insieme a quelli regionali e nazionali, si attivino per garantire a tutti il rispetto e l’esigibilità di tale fondamentale diritto.
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                                                                                                                        Marinella Alesina
Nelle ultime frenetiche ore si sta profilando una pessima prospettiva per le persone con disabilità : al Senato anche il barlume di interventi correttivi della Legge di Stabilità si sta spegnendo. Il Senato potrebbe rinunciare a presentare emendamenti per accelerare l’approvazione della legge.
Ciò significa che andranno perse definitivamente alcune opportunità ritenute essenziali dalle organizzazioni delle persone con disabilità e del terzo settore, istanze ribadite e ripetute con forza negli ultimi mesi.
In questa ipotesi, saltano gli emendamenti che prevedono un aumento degli stanziamenti per il Fondo per le politiche sociali, oramai ridotto ad un finanziamento poco più che simbolico.
Rimangono le riduzioni del 10% di tutti i contratti e convenzioni in sanità , anche quelli che riguardano la riabilitazione delle persone con grave disabilità , con effetti che saranno davvero severi per chi sta peggio.
E cade anche il finanziamento aggiuntivo al Fondo per la non autosufficienza su cui le persone con SLA hanno condotto una coraggiosa battaglia ottenendo promesse dal Governo.
Rimane invece ferma la disposizione che impone altri 450mila controlli sulle persone con invalidità che si aggiungono agli 800mila già attuati, con risultati risibili e con spese enormi, negli ultimi 4 anni.
“Facciamo appello ai Senatori affinché questa Legislatura non si concluda nel segno della disattenzione al sociale. – sottolinea Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – Uno sforzo in più per mettere in sicurezza la quotidianità di milioni di persone non può essere evitato.â€
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11 dicembre 2012
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FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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Si celebra oggi, lunedì 3 dicembre 2012, la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità , evento istituito dall’ONU nel 1981 in occasione della proclamazione dell’Anno Internazionale delle Persone Disabili con l’obiettivo di promuovere la piena inclusione delle persone con disabilità nella comunità globale.
Quest’anno il tema della Giornata è “Rimuovere le barriere per creare una società inclusiva ed accessibile per tuttiâ€.
Sappiamo bene che le barriere alla partecipazione ed inclusione delle persone con disabilità continuano ad essere moltissime, in tutto il mondo e nel nostro Paese: si tratta di barriere materiali e anche e soprattutto culturali. Si tratta di barriere che negli ultimi anni, anche a causa della situazione di crisi internazionale, hanno assunto il nome di “vincoli di bilancioâ€, “carenza di risorseâ€, etc. ma che sono in realtà principalmente frutto di problemi culturali e di approcci obsoleti e discriminatori al tema della disabilità nelle politiche di molti Paesi, tra cui l’Italia.
In coerenza con l’obiettivo della Giornata del 3 dicembre Anffas vuole riaffermare che fare questo è possibile a partire dall’abbattimento della più significativa barriera per le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale: l’accesso alla formazione ed informazione e la partecipazione attiva a tutti gli ambiti della vita.
A tal fine, Anffas è impegnata, dal novembre 2011, nel progetto “Pathways II – Creazione di percorsi di apprendimento permanente per adulti con disabilità intellettivaâ€, che vedrà la sua conclusione nel 2013.
Promosso da Inclusion Europe (Associazione Europea di persone con disabilità intellettiva e delle loro famiglie cui Anffas Onlus aderisce) e realizzato con il supporto del Programma per l’apprendimento permanente dell’Unione Europea, il progetto ha l’obiettivo di garantire il diritto alla formazione permanente per gli adulti con disabilità intellettiva e/o relazionale attraverso l’uso di un linguaggio “facile da leggere e da comprendere” e la realizzazione di formazione accessibile.
Il linguaggio facile da leggere è uno strumento fondamentale per consentire reali pari opportunità nella nostra società , poiché si concentra su un aspetto dell’accessibilità ancora poco considerato, quale quello delle informazioni, e si propone di consentire alle persone con disabilità intellettiva di avere accesso – in condizioni di pari opportunità – a tutti quelli strumenti informativi, formativi, culturali e di crescita che sono a disposizione di tutti gli altri cittadini e che vengono loro invece costantemente negati.
Ad oggi Anffas Onlus è l’unica associazione italiana che partecipa a questo Progetto Europeo, promuovendo la formazione delle persone, anche con disabilità intellettiva, in grado di produrre e controllare l’esattezza di informazioni facili da leggere e da capire Â
Sul sito dell’Associazione è stata attivata una sezione dedicata al progetto che è possibile consultare seguendo questo link: http://www.anffas.net/Page.asp/id=604 ed all’interno della quale sono disponibili le linee guida europee per produrre informazioni facili da leggere e tutto il materiale prodotto nel corso del progetto.
 “Anche quest’anno ci troviamo a celebrare una Giornata circondati da difficoltà sempre più grandi ma non cessiamo di lavorare per il rispetto dei diritti umani delle persone con disabilità †afferma Roberto Speziale, presidente nazionale di Anffas Onlus, Associazione Nazionale di Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale “Ancora una volta auspichiamo che non ci si ricordi delle persone con disabilità solo in questo giorno ma che si lavori costantemente e con strumenti nuovi ed innovativi, così come Anffas sta facendo attraverso la promozione dell’informazione e formazione accessibile, per realizzare davvero una società pienamente inclusiva per tuttiâ€.
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               Marinella Alesina
Presidente Anffas Onlus Corigliano