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GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ, ANFFAS: “LANCIARE IL PROGRAMMA D’AZIONE”

Fonte www.redattoresociale.it“Il 3 dicembre non sia solo una passerella, ma l’occasione per lanciare concretamente il Programma biennale d’azione e iniziare a immaginare percorsi per renderlo operativo”: è questo l’appello che Roberto Speziale, presidente nazionale di Anffas, rivolge oggi al governo, “da cui finora non ci sono giunte notizie di iniziative in programma per la giornata”.

Il rischio che la ricorrenza si trasformi in pura celebrazione è infatti alto: anche il tema scelto dall’Onu per quest’anno, “per quanto interessante, rischia di restare astratto”, osserva Speziale, riferendosi al titolo della giornata: “Trasformazione verso una società sostenibile e resiliente per tutti”. Un tema che Speziale parafrasa così: “la resilienza è stata per la prima volta accertata in termini scientifici da una ricerca americana circa 8 anni fa, con un’indagine su un gruppo di famiglie con un componente con disabilità. Resiliente – spiega ancora Speziale – è la famiglia che trova al proprio interno dei punti di forza, pur in momento di enorme stress e difficoltà. Dove non scatta la resilienza, c’è disperazione”.

Sempre a proposito di “resilienza”, anche Anffas, da parte sua, ha indagato tra le proprie famiglie, per verificare questo fenomeno. “E avviamo riscontrato che è esattamente così: spesso si sviluppa questa dinamica, nella casa sia presente un familiare con disabilità, per cui una volta superato il primo momento di smarrimento e difficoltà, ci si organizza e si acquisisce una nuova forza”.

Un tema reale e importante, quindi, per cui “è interessante che l’Onu avvia deciso di dedicare a questo la Giornata – commenta Speziale – Va benissimo mettere in risalto che le persone disabili e le loro famiglie non si lasciano andare al destino, ma diventano soggetti attivi e raggiungono risultati importanti. Però noi immaginiamo una giornata internazionale anche come momento in cui si faccia il punto sullo stato e la condizione delle persone disabili e delle loro famiglie, che di fatto, in Italia, vivono ancora la mancanza di opportunità, politiche, sostegni adeguati a garantire inclusione sociale. Allora ci chiediamo: come possiamo collocare questo grande tema nel tema specifico della resilienza?”.

E la risposta consiste appunto nella proposta, rivolta al governo e alle intuizioni, di dedicare la Giornata a un ragionamento condiviso sull’attuazione del Programma d’azione. “Finora, a livello nazionale, non abbiamo notizia di alcuna iniziativa di senso. Gli altri anni ci sono stati diversi eventi, ricordo in particolare il presidente del Consiglio Renzi, che ospitò un’iniziativa in una sala della presidenza del Consiglio: fu un bel segno di attenzione, che il governo celebrasse il 3 dicembre nel suo massimo luogo istituzionale. Ora, scorgiamo il rischio che il 3 dicembre si limiti ad essere l’ennesima celebrazione. A noi interessano poco le passerelle, le celebrazioni, le dichiarazioni, quando ancora mancano risposte, politiche, esigibilità di diritti, concreta attuazione della Convenzione Onu”.

Lo spunto per andare oltre la mera celebrazione arriva d’altronde anche dal Forum nazionale del Terzo settore*, che “all’interno del suo programma di mandato approvato a unanimità a scorsa assemblea – riferisce Speziale -, recependo quanto fatto dalla Consulta disabilità e autosufficienza, ha definito un’apposita linea. In questo documento, il Forum parla appunto anche di iniziative per dare concreta attuazione ai diritti umani diritti delle persone con disabilità. E propone di ‘organizzare, in occasione della Giornata internazionale del 3 dicembre di ogni anno, un evento di livello nazionale, con il pieno coinvolgimento dei territori, non già come mera giornata celebrativa ma come occasione per ottenere dalle istituzioni dati, statistiche e relazioni atti a verificare quanto effettivamente posto in essere della Convenzione Onu, per vedere concretamente garantiti i diritti delle persone con disabilità in chiave di miglioramento della loro qualità della vita con adeguati sostegni”.

“Questo è dunque il nostro auspicio, ma anche la nostra proposta – conclude Speziale – Il governo è ancora in tempo per accoglierla e dare un senso alla Giornata internazionale ormai prossima, che proprio non ci piacerebbe fosse improvvisata”

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I VACCINI NON PROVOCANO AUTISMO: ENNESIMA ORDINANZA DELLA CASSAZIONE

Fonte www.quotidianosanita.it – Bocciato dalla Cassazione (ordinanza 23 ottobre 2017 n. 24959) l’ennesimo ricorso dei genitori di un bambino con autismo contro il ministro della Salute per ottenere l’indennizzo previsto dalla legge del ’92 sui danni da vaccinazioni, affermando che non è stato dimostrato il nesso causale tra la malattia e la somministrazione di medicinali.

“Nel caso, alle puntuali argomentazioni del CTU di secondo grado – si legge nell’ordinanza – che si sono avvalse anche della letteratura scientifica, iricorrenti contrappongono altre argomentazioni, desunte da diversa ed ulteriore letteratura scientifica che, pur manifestando l’acceso dibattito che da tempo si registra sulla questione, non rivela acquisizioni ed elementi decisivi al fine di confutare la soluzione da quello adottata”.

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DONNE CON DISABILITÀ, DUE VOLTE VITTIME

Fonte comunicato stampa Fish* – Le donne con disabilità vivono una condizione di discriminazione multipla: come donne condividono la mancanza di pari opportunità che prevale nella nostra società e come persone con disabilità soffrono di restrizioni e limiti alla partecipazione sociale. Non è questa una mera sommatoria di discriminazioni, quanto piuttosto una loro moltiplicazione: non godono di pari opportunità né rispetto alle altre donne, né rispetto agli uomini con disabilità.

Secondo ISTAT lavora solo il 35,1% delle donne con limitazioni funzionali, invalidità o malattie croniche gravi, a fronte del già limitato 52,5% degli uomini nelle stesse condizioni. Sempre ISTAT rileva che il rischio di subire stupri è più che doppio per le donne con disabilità: il 10% contro il 4,7% delle donne senza limitazioni funzionali. E i rischi aumentano anche in caso di stalking: il 21,6% delle donne con disabilità ha subito comportamenti persecutori contro circa il 14% delle altre donne.

Esiste una drammatica questione di genere quando ci si riferisce alla disabilità, come pure è significativa la variabile disabilità quanto ci si occupa di condizione femminile e di violenza di genere, ma su tali lacune non vi è ancora consapevolezza.

FISH*, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, in prospettiva della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre) istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, non può che richiamare l’attenzione sulla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità che, per la prima volta, ha affrontato il tema della discriminazione multipla dedicandovi uno specifico articolo. Ma l’occasione della Giornata sarà utile anche per auspicare con forza che la prospettiva di genere sia integrata nelle politiche per la disabilità come pure la condizione di disabilità sia integrata nelle politiche di genere, entrambe in stretta consultazione con le donne e le ragazze con disabilità e con le loro organizzazioni rappresentative.

Alla Giornata FISH parteciperà con proprie iniziative ed affiancando eventi. In questo senso FISH ricorda un fondamentale punto di riferimento: il Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea. Uno strumento per attivisti e politici, adottato a Budapest il 28-29 maggio 2011 dall’Assemblea Generale del Forum Europeo sulla Disabilità (EDF). Ratificato ufficialmente anche dalla FISH nella sua traduzione italiana [a cura di Simona Lancioni e Mara Ruele, Peccioli (PI), Informare un’H], il documento è consultabile a questo indirizzo: http://www.informareunh.it/ledf-approva-la-traduzione-italiana-del-manifesto-europeo-delle-donne-con-disabilita/

*Cui Anffas Onlus aderisce

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“MIUR ATTIVI L’OSSERVATORIO PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA”

Fonte comunicato congiunto Fand/Fish* – “Per la reale adozione delle più recenti disposizioni in materia di ‘Buona scuola’ e soprattutto per la applicazione congruente ed operativa delle norme relative all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità è necessario un costruttivo e costante confronto anche con le Federazioni.” Questa la convinzione espressa all’unisono da FAND – Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità e la FISH* – Federazione Italiana per il Superamento Handicap e rivolta come appello al Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli.

“Non intendiamo solo offrire ancora una volta la nostra costruttiva disponibilità, ma desideriamo richiamare anche il rispetto di una esplicita previsione normativa del recente Decreto Legislativo n. 66/2017: la formale costituzione, presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica, che si raccorda con l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. Ad esso sono attribuite competenze rilevanti e articolate in termini di monitoraggio e proposta, ma anche il compito di delineare strumenti di progettazione educativa e personale.”

Concordano sull’urgenza della costituzione, insediamento e solerte avvio delle attività i presidenti di FAND (Franco Bettoni) e FISH (Vincenzo Falabella). Una ulteriore dilazione dei tempi non potrebbe che ritardare l’effettiva cogenza del Decreto 66/2017 che ha significativamente ad oggetto “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”.

*Cui Anffas Onlus aderisce

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INDAGINE DI ZERO PROJECT SULLA CRPD

Fonte Inclusion International – C’è tempo fino al 23 ottobre p.v. per rispondere all’indagine di Zero Project, giunta all’ottava edizione, volta a realizzare una mappa dell’implementazione e applicazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità in oltre 130 paesi, con particolare riguardo al tema dell’accessibilità.

Nello specifico, Zero Project si è rivolta anche ad Inclusion International e alla sua base associativa chiedendo, appunto, di rispondere al questionario inerente la CRPD per avere un quadro più esaustivo possibile sull’attuale situazione oltre che pareri ed opinioni sull’argomento. Le domande, 22, sono disponibili in inglese, francese, spagnolo e tedesco e la compilazione del questionario supporta la causa di tutte le persone con disabilità in tutto il mondo e supporta anche direttamente Inclusion International poichè fornirà un’analisi speciale di tutte le risposte fornite da tutti i membri dell’organizzazione ombrello che sarà uno strumento prezioso per le comunicazioni e l’advocacy.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito https://zeroproject.org/

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ETIS – SISTEMA EUROPEO DI INDICATORI TURISTICI PER UNA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE DESTINAZIONI

Fonte www.superabile.it ETIS – European Tourism Indicators System- è uno strumento di gestione volontaria che può essere utilizzato dalle destinazioni come supporto nella gestione. È un sistema di indicatori adatti a tutte le destinazioni turistiche per utilizzare una modalità misurabile e condivisa di valutazione; adotta indicatori, tra questi anche l’accessibilità, che costituiscono la base per un approccio sostenibile delle destinazioni turistiche.

Il sistema consente alle destinazioni di avere uno strumento per la raccolta di dati e di indicazioni dettagliati per monitorare le loro prestazioni; per la divulgazione di informazioni utili per i decisori politici per le imprese turistiche e altre parti interessate. ETIS è stato introdotto nel 2013 dalla Commissione europea e con la partecipazione di diverse destinazioni è stata testata la sua efficacia. I risultati di tutte le azioni realizzate hanno portato alla stesura aggiornata, nel 2016, del documento: Sistema europeo di indicatori per il turismo – Toolkit ETIS per la gestione sostenibile delle destinazioni.

Gli effetti prodotti sulle oltre 100 destinazioni, che hanno partecipato alla fase pilota, hanno dimostrato che la sostenibilità e l’accessibilità sono realizzabili sia finanziariamente che strutturalmente e possono produrre un effetto positivo sulla competitività dell’intero comparto turistico.

Il toolkit (in lingua italiana) e tutti i documenti sono consultabili e scaricabili nel sito web della Commissione europea cliccando qui

Nello specifico la versione italiana è disponibile cliccando qui

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DIRITTO DI VOTO: A MILIONI DI EUROPEI CON DISABILITÀ È ANCORA NEGATO

Fonte www.edf-feph.org – Il diritto alla partecipazione politica e al diritto di voto sono diritti fondamentali per tutti i cittadini, sono al centro della democrazia e della cittadinanza e sono anche diritti riconosciuti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità che l’Unione europea e tutti i suoi Stati membri (ad eccezione dell’Irlanda) hanno ratificato, il che significa che sono obbligati a far rispettare tale diritto.

In realtà, purtroppo, milioni di persone con disabilità in Europa non sono tutelate sotto questo punto di vista e le donne con disabilità, le persone con disabilità che vivono in istituti e le persone con disabilità meno visibili, come le disabilità intellettive, hanno un rischio ancora maggiore di essere esclusi.

Questa questione cruciale è stata discussa ampiamente durante la riunione del Consiglio di EDF svoltasi in Estonia, ospitata dalla Camera Estone delle persone con disabilità e sostenuta dalla Presidenza estone dell’UE.

I membri dell’EDF hanno scambiato le loro esperienze e conoscenze sulla situazione del diritto di voto nei loro paesi e sono state portate alla luce situazione come quella della Lituania, che ha il 60% dei seggi inaccessibili, e della Germania, dove sono circa 85.000 le persone con disabilità, tra cui intellettive, che non hanno diritto al voto.

Per maggiori informazioni clicca qui (pagina in lingua inglese)